Le serate di San Pietroburgo oggi – 56 frecce controrivoluzionarie

Per molti aspetti la riflessione storica ed il pensiero politico del filosofo cattolico Joseph de Maistre (1753-1821) ritornano oggi di grande interesse. Dopo due secoli di damnatio memoriae, infatti, molti sono disposti ad ammettere che il conte savoiardo sia stato, in tempi di ubriacatura illuministica e positivistica, un vero maestro di saggezza intellettuale, di rigore morale e di acume politico.

In nome dei valori che de Maistre ha espresso e testimoniato durante tutta la sua vita, il Centro culturale “Serate di San Pietroburgo”, il cui nome riprende una delle sue maggiori opere, pubblicata nel 1821, ha organizzato numerosi “seminari demaistriani”, che ne hanno ripreso ed attualizzato l’eredità. In questo libro ne sono raccolti 56, sintesi di altrettante presentazioni tenutesi a Roma fra il 2014 ed il 2020, le cui conclusioni sono state anticipate nelle “Serate di San Pietroburgo. Rubrica di cultura e politica tradizionale”, curata dai due giornalisti e studiosi di Dottrina sociale cattolica Giuseppe Brienza e Matteo Orlando per la pagina culturale del periodico “Il Corriere del Sud”.

Il Centro culturale “Serate di San Pietroburgo”, costituito a Roma nel settembre 2010 da professionisti e rappresentanti di svariate realtà associative, culturali e politiche, intende coltivare e riproporre l’amore per la cultura comunitaria e per il ricco patrimonio della tradizione politica, religiosa e filosofica occidentale. I 56 contributi raccolti nel secondo volume si aggiungono ai 42 già pubblicati nel primo uscito delle Serate di San Pietroburgo, oggi (a cura di Giuseppe Brienza e Omar Ebrahime,con una Presentazione di Marcello Veneziani, Edizioni Solfanelli, Chieti 2014, pp. 208), continuando nell’opera di studio, discussione ed “attualizzazione” della grande eredità filosofica di Joseph de Maistre.

Fra gli autori delle “56 frecce controrivoluzionarie”, divise in 10 aree tematiche (Anticomunismo, Contro-Rivoluzione Cattolica, Conservatorismo, Dottrina Sociale Cattolica, Famiglia, Magistero Pontificio contemporaneo, Falsi miti e Rivoluzione moderna, Storia della Chiesa, Diritto alla vita, Terrorismo), figurano intellettuali, pensatori laici ed ecclesiastici decisamente alternativi al Politicamente corretto. Oltre agli stessi Brienza e Orlando, si va dal Generale dell’Esercito Marco Bertolini a Don Samuele Cecotti, dalla scrittrice Silvana De Mari al benedettino Don Massimo Lapponi, dal Vicario per il Laicato e la Cultura della diocesi di Trieste Mons. Ettore Malnati al filosofo cattolico Giacomo Samek Lodovici, dal giornalista professionista e curatore della Rassegna stampa del Centro cattolico di Documentazione di Marina di Pisa Pietro Licciardi al saggista e cantautore Piero Chiappano, per finire con il fondatore dell’Associazione Famiglia Piccola ChiesaMovimento dell’Amore Familiare Don Stefano Tardani.

Nell’analisi compiuta in molti dei contributi inclusi nell’opera Le serate di San Pietroburgo oggi, si spiega come la rivoluzione anti-umana del XXI secolo si è ormai compiuta, e principalmente come supremazia della tecnica sulla politica, cavalcando le varie ideologie laiciste, individualiste e materialiste dal secondo dopoguerra fino al Concilio Vaticano II per arrivare al femminismo, intervallando questi sommovimenti con gli orrori del comunismo perpetrati sotto il silenzio connivente di coloro che tuttora insistono nell’affermare l’egemonia morale della sinistra.

Fortunatamente lo spirito che anela al bene superiore mal trattiene la museruola della censura, come leggiamo ad esempio nel contributo dal titolo Nureyev: via dall’inferno comunista(pp. 28-32). Il grande artista russo di cui parla Brienza trovò nella danza e nel tentativo di voler silenziare la sua diversità di uomo e danzatore rispetto all’ideologia sovietica la modalità di approcciarsi al mondo occidentale e, «quando durante la sera del suo primo grande spettacolo avrebbe dovuto sostenere la parte dell’Uccello azzurro in una produzione parigina, il ballerino ricevette lettere commoventi in cui i genitori e il suo ex maestro di danza lo supplicavano di non tradire la madrepatria. Dopo avere trovato la forza di andare avanti, Nureyev vide interrompere la sua esibizione: aveva appena messo piede sul palco quando si udirono urla e fischi che quasi soffocavano la musica di Ciaikovskij» (p. 28).

Anche da questo brano si capisce bene come il presente arrivi dal passato e il pensiero sia il mondo (inteso come la cultura occidentale) che evolvendosi diventa fede necessaria per suturare le ferite del delirio comunista e poi consumista, terrorista, anti-famiglia come società naturale (rinnegata a favore della c.d. famiglia – innaturale – arcobaleno) e via dicendo con tutti gli altri orrori svoltisi e tuttora in corso a causa di un modo di vivere l’esistenza lontano dalla fede cristiana. Tutto questo è un terreno seminato e coltivato con arguzia e lungimiranza nel secondo volume de Le serate di San Pietroburgo, oggi, che racchiude anche approfondimenti di diritto naturale impregnati di Dottrina sociale della Chiesa. Come nel caso del contributo dedicato da Pietro Licciardi al tema La proprietà privata secondo la Chiesa (pp. 122-127), il quale riflette il senso umano del lavoro dell’individuo riguardo a quella grande questione della destinazione universale dei beni di cui parla il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa (CDSC). Questo documento del Magistero cattolico, al punto 176, chiarisce infatti:«Mediante il lavoro, l’uomo, usando la sua intelligenza, riesce a dominare la terra e a farne la sua degna dimora. In tal modo egli fa propria una parte della terra, che appunto si è acquistata col lavoro. È qui l’origine della proprietà individuale. La proprietà privata e le altre forme di possesso privato dei beni assicurano ad ognuno lo spazio effettivamente necessario per l’autonomia personale e familiare, e devono essere considerati come un prolungamento della libertà umana».

Egemonizzato dal capitalismo finanziario (che produce schiavitù e non ricchezza individuale), con i suoi connotati di omosessualismo, famiglia innaturale e multicolor, terrorismo, islamismo, aborto, droga, falsa fede umanitaria etc., il XXI secolo è diventato età di stravolgimenti che chiedono inderogabilmente di invertire la rotta. Smascherando così gli inganni dei fautori dell’eutanasia come falsa forma di autodeterminazione, laddove «aborto ed eutanasia sono crimini contro la natura», come scrive giustamente Piero Chiappano nel suo contributo intitolato Sinistra “avanti” o Destra “oltre”? (pp. 63-67).

Conclude il volume una scheda su storia, principi e finalità della nuova testata giornalistica online inFormazione Cattolica (pp. 259-260), della quale Orlando è direttore e Brienza condirettore.

Le serate di San Pietroburgo oggi – 56 frecce controrivoluzionarie

Edizioni Solfanelli pp. 272 Chieti 2021