Anastasios d’Albania: “proseguire la Divina Liturgia dopo la Divina Liturgia”
In occasione della solennità di Tutti i Santi, l’Arcivescovo d’Albania Anastasios ha celebrato la Divina Liturgia a Durazzo con i Metropoliti Nikolaos e Nathanail.
Durante l’omelia, l’Arcivescovo riferendosi al periodo della dittatura comunista durante il quale il regime impose un ateismo di Stato ha ricordato che “Le chiese in Albania erano state trasformate in stalle, depositi, cinema, ma, grazie a Dio, 150 e più sono tornate ad essere chiese e più di 60 sono state ricostruite.
Ogni chiesa ortodossa è centro di consolazione e speranza. È luogo di luce, luogo aperto a tutte le genti. Luogo di santificazione, di ricostituzione delle forze”.
Ha quindi esortato i fedeli ad una fede continua che non si limiti alla frequentazione delle chiese: “Dobbiamo proseguire la Divina Liturgia dopo la Divina Liturgia, nella nostra famiglia, sul nostro lavoro, ovunque Dio ci chiami. Questo è lo specifico segreto della spiritualità ortodossa. E dobbiamo trasmettere l’amore e la speranza di Dio là dove è necessaria ed indispensabile”.
L’Arcivescovo Anastasios, di origine greca, è in Albania dal 1991 quando, dopo il crollo del regime comunista che aveva eliminato tutti i vescovi e buona parte dei sacerdoti, fu inviato dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per riorganizzare la chiesa. Nel 1998 fu costituito il Sinodo e ordinati altri vescovi per cui oggi se ne contano otto di cui quattro albanesi.
Paolo Scagliarini