Tutta Apologetica per tutti

Nitoglia

“Tutta Apologetica per tutti” In tempi di morta fede ed empietà trionfante, invitiamo alla lettura di un saggio del rev. don Curzio Nitoglia “Tutta Apologetica per tutti” edìto dalla “Effedieffe”.

  “Apologetica (dal greco ἀπολογία, apologhía, “discorso in difesa”) è la preparazione razionale all’indagine teologica. Il libro si propone di far conoscere come si dimostra Dio razionalmente, la realtà dell’anima immortale, la difesa della veridicità e della figura storica di Cristo, la dimostrabilità razionale del miracolo e presenta la Chiesa nella sua natura divina, posta al centro della storia come segno di contraddizione e pietra d’inciampo” ( San Luca II, 34). Chiunque è obbligato ad informarsi se Dio ha parlato e attraverso quale organo l’ha fatto, di cosa ha parlato e dopo averlo conosciuto ha il dovere di credervi. Ogni uomo deve porsi il problema di conoscere, amare, servire Dio e di salvarsi l’anima”.

Così don Curzio Nitoglia, nato a Roma nel 1957, ha studiato filosofia con Augusto del Noce, ha compiuto gli studi ecclesiastici ed è stato ordinato sacerdote in Svizzera nel 1984. Ha collaborato con varie riviste . Tra le sue principali opere ricordiamo “Dalla Sinagoga alla Chiesa”; Sionismo e Fondamentalismo; Controcorrente; L’Esoterismo; Gnosi e Gnosticismo e molte altre ancora.

Il testo  risponde ad una serie di domande: “Esiste Dio? Gesù Cristo è figlio di Dio venuto a salvare l’umanità? La Chiesa continua la missione di salvezza di Cristo attraverso la dottrina e i Sacramenti?  Se dal nulla non viene nulla, come possiamo dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio? Se esistono degli effetti deve esserci una causa. Il moto incessante della terra, dei fiumi, del mare e via di seguito non ci sarebbe se non ci fosse un motore, ovvero Colui che è il suo stesso essere per sua natura o essenza e che noi  chiamiamo Dio.”

Andando avanti nella lettura si evidenzia che “l’uomo deve scegliere o Dio o il transumanesimo, dove  l’ “io” crea la realtà (il cogito ergo sum cartesiano): ma come potrebbe il più perfetto venire dal meno perfetto e come potrebbe venire l’essere dal nulla?”

Un altro tema affrontato, quanto mai attuale ai nostri giorni, data la grande ondata di paganesimo e di abbandono della fede riguarda l’immortalità dell’anima, di cui “hanno scritto non solo san Tommaso d’Aquino, ma filosofi pagani come Aristotele e Platone”.

Molti si chiedono se Gesù sia mai esistito e quali sono “le testimonianze  storiche che lo provano”. E qui vengono citati a conferma della veridicità dei vangeli, numerosi manoscritti, papiri; notizie giudaiche da parte dello storico ebreo Giuseppe Flavio, scritti talmudici (dal 180 d.C. fino al V/VI secolo), notizie  pagane provenienti da Tacito, Svetonio, Plinio Junior.

Si passa poi ad elencare le principali verità sulla Chiesa: “Solo nella Chiesa vi è salvezza, la sua natura divina, la Gerarchia ricevuta da Cristo, il suo Capo invisibile in cielo (Cristo) e il  suo Capo vicario e visibile in terra, il Papa. Si tratta di un breve trattatello d’ecclesiologia accessibile a tutti, in cui si accenna anche alla “Collegialità episcopale o Gallicanesimo teologico”, al “Gallicanesimo o Collegialità episcopale politica”, al Magistero, al “Dogma” in quanto verità rivelata da Dio e contenuta nel Depositum Fidei; alla  “Collegialità episcopale” (CVII).

“Ma come era organizzata la Chiesa primitiva”? Segue una chiara esposizione dei fatti. La S. Scrittura, la Storia ecclesiastica, la Tradizione (S.Ireneo di Lione, Eusebio da Cesarea, S. Ignazio di Antiochia e così via)   ci fanno comprendere “l’origine monarchica della Chiesa, la subordinazione dell’episcopato al Papato”.

Un’altra domanda che ci si pone: “Il miracolo è possibile”? Oltre  a rispondere alle varie obiezioni, “la loro origine divina viene accertata dalla presenza di sette elementi, e se ne manca soltanto uno non si può parlare di miracolo”.

E ancora ci si potrebbe chiedere:  Perché la necessità di un Magistero? ” Si ritenne necessario il Magistero ecclesiastico, dopo la morte degli Agiografi che ricevettero la Rivelazione divina, affinchè questa potesse essere trasmessa ad ogni uomo sino alla fine del mondo in maniera inalterata”.

Proseguendo oltre, ci si sofferma su come è stata affrontata  la questione dei “Rapporti tra Stato e Chiesa e  cosa ha portato alla separazione tra Stato e Chiesa. Il cristiano deve impegnarsi politicamente”? Segue una carrellata delle varie correnti filosofiche e di alcune dottrine sul potere diretto e/o indiretto della Chiesa, da San Gelaseo a san Gregorio VII sino a Bonifacio VIII ed infine il pensiero dell’Aquinate che “distingue ordine naturale e ordine soprannaturale, Stato e Chiesa, subordinando lo Stato alla Chiesa”.

Tuttavia oggi viviamo in uno Stato non soggetto al potere spirituale della Chiesa, uno Stato laico e da qui si evince  l’ “Attualità del Documento del 1869. La Rivoluzione liberale e la Rivoluzione socialista  sono responsabili della crisi economica, della povertà, del disordine, arrivando a togliere ai cittadini Dio e l’aldilà promettendo a parole un paradiso in terra”.

Altro argomento di riflessione è “L’invasione dell’Europa, che viene occupata da grandi masse provenienti dall’Africa e dall’Asia”.

Chiude infine con questa esortazione: “Una vita di fede, di preghiera, di penitenza è il solo rimedio ispirato dalla Madonna da Lourdes a Fatima”.

Ringraziamo don Curzio  che con il suo lavoro cerca di portare luce a quanti sono nel dubbio. D’altronde il Signore non farà mai mancare una voce che grida nel deserto contro il potere delle tenebre che cerca di  portarci lontano dalla Verità, ma invano, perché la Parola di Dio è viva ed eterna (1Pietro 1,23) e le porte degli inferi non prevarranno sulla sua Chiesa (MT 16,18).

Cinzia Notaro