Intelligenza artificiale e transumanesimo. Ne parliamo con Umberto Macchi
Come si è arrivati ad una tecnologia che sembra voglia rapirci l’umanità? Sarà mai possibile che accada o sta già accadendo?
L’obiettivo del transumanesimo (movimento che auspica la sconfitta della mortalità) sarebbe quello di divenire immortali fondendo l’uomo con la macchina attraverso l’intelligenza artificiale, un ibrido con gravi conseguenze a livello sociale come quello della perdita di numerosi posti di lavoro per non parlare poi dei problemi etici e religiosi attualmente in discussione.
Secondo Noam Chomsky filosofo statunitense, scienziato e teorico della comunicazione “l’IA si deve chiamare per quella che è, un “software di plagio”, perché non crea nulla, ma copia opere esistenti modificandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright. Rappresenta il più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da quando i coloni europei sono arrivati nelle terre dei nativi americani” . E’ quanto ha dichiarato sul New York Times l’ 8 marzo 2023 .
Viviamo l’era del “Post umanesimo”, che ci sta portando verso una nuova era evoluzionistica post-darwiniana, una nuova filosofia di vita in cui dobbiamo impegnarci a rimanere umani e consapevoli delle nostre azioni.
Ne parliamo con Umberto Macchi uno dei massimi esperti della comunicazione digitale e social in Italia. Autore di alcuni libri, da oltre trent’anni ricopre in una delle banche più grandi d’Europa (Mediolanum) ruoli manageriali nel campo della consulenza, selezione, formazione e comunicazione e di speaker in numerosi seminari e corsi itineranti.
L’Intelligenza artificiale (IA) e il progetto transumanista ad essa collegato vanno oltre il fisiologico progresso tecnologico. Si mira ad indentificare il corpo con la macchina?
Personalmente non credo che si miri ad identificare il corpo con la macchina, ma al contrario ritengo che l’uomo possa usare a proprio vantaggio questa nuova accelerazione industriale. L’obiettivo del Transumanesimo è quello di migliorare le capacità umane attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’IA, le nanotecnologie e la genetica che permetteranno all’uomo di implementare svariate caratteristiche del proprio essere come la memoria, la vista, l’udito e la forza fisica attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia. Tuttavia, di questi argomenti ne sappiamo ancora veramente poco e quel poco che conosciamo lo abbiamo visto in qualche documentario o, addirittura peggio, in qualche film di fantascienza “di serie b” che ritrae un futuro disastroso.
Dove si vuole arrivare? Il robot non ha libero arbitrio e non è capace di provare sentimenti, emozioni.
Molti ricercatori nel campo della robotica sono spinti dal sano desiderio di mettere i robot a servizio dell’umanità e per integrarli al meglio li stanno rendendo sempre più simili a noi. Alcuni di questi robot sanno leggere tutte le reazioni ed emozioni umane e potranno essere messi al nostro servizio, ma credere che potranno provare le stesse emozioni che prova l’essere umano lo ritengo molto difficile, almeno nel breve. Dobbiamo riuscire a tenere presente che tutte le rivoluzioni industriali ci hanno spaventato, ma una volta compreso l’utilizzo delle nuove tecnologie, abbiamo integrato nella nostra vita quella innovazione e siamo passati a spaventarci per la successiva.
In un prossimo futuro, ma non così lontano, a quanto sembra, la mente umana potrebbe essere trasferita dal cervello in un macchinario, in un dispositivo elettronico per renderla immortale?
Sì, dicono che sia possibile ma anche in questo caso non dobbiamo generalizzare perché non siamo ancora certi di quello che la scienza sia riuscita ad ottenere ad oggi. Ad esempio, in questo caso si parla di mente, ma quale parte della mente? Cosa verrà veramente salvato e come potrà essere usato in seguito? Ray Kurzwail più volte nei suoi libri cita i risultati dei suoi studi e dei suoi esperimenti e non è l’unico. Siamo ancora su un terreno controllato dalla fantascienza e quindi scientifico ma fantastico, perciò, poco attendibile al momento attuale.
Ciò che era fantascienza diventa reale? Da decenni la letteratura, il mondo dello spettacolo contribuiscono a diffondere le realtà virtuali e transumaniste. In un certo senso il terreno era già stato preparato per far accettare queste evoluzioni tecnologiche, giusto?
Si, credo abbia ragione lei, ma come sempre, nel panorama del cinema di matrice fantastica, alcune cose vengono realizzate ed altre sono ancora nella mente di qualche regista. Certo è che ne siamo affascinati ed il genere fantastico attrae da sempre le masse, spaventandole, a volte, con scenari apocalittici ed anche se non fosse l’obiettivo, di fatto ci preparano ad accettare questi progressi tecnologici.
Quali sono i rischi associati all’uso di queste tecnologie che pensano di migliorare le capacità fisiche e cognitive per superare i limiti della biologia umana? Può la creatura dell’uomo, “il robot”, avere una intelligenza superiore e migliore di quella del suo “creatore”? Siamo alla follia.
Il primo problema è lessicale, continuiamo a chiamarla Intelligenza invece è soltanto una tecnologia in grado di rispondere velocemente ad una nostra domanda perché collegata al vasto scibile che si muove su internet, quindi possiamo considerarla come miliardi di volte più competente in tutte le materie, ma la sola competenza non basta per dire che sia intelligente. La follia, che personalmente penso che potrebbe crearsi, è quella per cui qualche essere umano, assetato di potere, utilizzi questa tecnologia per decidere a quale conoscenza si possa accedere e a quale no, questo sarebbe veramente follia.
Il vero fine non potrebbe essere quello di dominio e di controllo, sfidando l’ordine naturale voluto da Dio?
Non credo, anzi, dato che Dio è l’unico Creatore, l’uomo non potrà fare altro che stare all’interno del suo disegno Divino il cui unico scopo è la condivisione dell’Amore.
Tutto ciò pone temi etici, come ridefinire l’essere umano e la sua responsabilità nell’utilizzo della tecnologia avanzata, vero?
Il tema dell’etica deve sempre essere considerato. Queste tecnologie e quelle che verranno ci metteranno alla prova come sempre dalla scoperta del fuoco, ci saranno miliardi di persone che la useranno per progredire ed uno sparuto manipolo di esseri umani che la utilizzeranno per sottomettere gli altri. Io credo che alla lunga ogni male ha un tempo e rientra in un percorso di crescita, benessere, condivisione, armonia. Certo dobbiamo avere ben chiaro il senso di responsabilità e continuare incessantemente a trovare un equilibrio tra progresso ed etica.
L’IA e la biorobotica, la bioinformatica, l’ingegneria genetica e la nanotecnologia realizzerà Il “SUPERUOMO” di Nietzsche? “Infatti, egli sancì la morte di Dio, affinché l’uomo potesse farsi Dio”. Di questo passo L’IA potrebbe avere il dominio sul mondo? Con quali conseguenze per l’umanità?
Personalmente non credo, se tutti gli esseri umani adotteranno la stessa tecnologia, nessuno si potrà sentire un superuomo. Il problema si paleserebbe dal momento in cui la tecnologia non fosse equamente diffusa e utilizzata e in questo modo si andrebbero a creare delle nicchie di community che potrebbero impiegarla a detrimento di altri e così risulterebbero di fatto delle differenze sostanziali e qualcuno potrebbe essere indotto ad adoperarla per approfittarsi degli altri come abbiamo già detto. La tecnologia di per sé non potrà avere il controllo degli uomini se tutti noi la conosceremo abbastanza; il problema come ho detto nasce dall’ignoranza. Mi spiego meglio: se mi trovo davanti ad un robot che non conosco e non so come funziona e che intenzione ha, magari un automa a forma di animale o altro, è chiaro che mi spavento e ne ho paura, ma se avessi le giuste informazioni ed avessi seguito il processo di crescita di questa tecnologia non sarei per niente spaventato. Non credo che l’uomo si possa trasformare in Dio grazie ad una tecnologia.
Dato che le radici del transumanesimo risalgono molto indietro nel tempo ovvero all’umanesimo rinascimentale, in cui l’apprendista stregone diventa vittima delle forze evocate da sé stesso e all’illuminismo del XVIII secolo, che usa la conoscenza umana per il miglioramento dell’uomo ed il progresso della società, possiamo dire che questo sia un movimento oltre che filosofico, anche culturale?
Sicuramente si, attestandosi nel solco delle correnti legate alle pseudo scoperte alchimistiche e poi sviluppandosi con il primo illuminismo che cercava di trasformare l’uomo migliorandolo, si può asserire che il movimento transumanista rechi nel suo codice genetico la magia dei movimenti alchemici rinascimentali e anche la filosofia delle visioni illuministiche del periodo dell Encyclopédie di Diderot e D’Alambert.
Possiamo affermare che l’obiettivo del transumanesimo sia quello di creare una specie superiore all’homo sapiens, agendo sul DNA dell’essere umano per trasformarlo a proprio piacimento? Ad esempio, abolendo l’invecchiamento e aumentando le capacità intellettuali, fisiche e psichiche?
Lo credo possibile, ma dobbiamo stare molto attenti che tutto quello che ci può migliorare sia disponibile ma non obbligatorio. Migliorare le mie performance deve rimanere una scelta personale e non una imposizione altrimenti si potrebbe affermare che un gruppo di esseri umani vogliono cambiare a loro piacimento le caratteristiche degli altri per raggiungere un determinato scopo e non sempre è risultato positivo questo atteggiamento in passato.
Cosa fare per evitare un potente effetto devastante sulla condizione umana?
Dobbiamo continuare ad innovare per migliorare la nostra permanenza su questo pianeta, garantendo alle future generazioni la possibilità di trovare un ambiente sano in tutte le sue accezioni, ma dobbiamo anche vigilare affinché tutte queste innovazioni non vengano usate contro di noi attraverso un continuo confronto tra scienza e istituzioni.
“Frammenti di umanità” (serie animata uscita nel 2007) è divenuta reale ai nostri giorni? Racconta di un programma di vaccinazione obbligatoria nel corso della pandemia creata dal governo giapponese per iniettare un cyber-virus in fase di sperimentazione per trasformare l’essere umano in androide. Che ne pensa?
Non conosco la serie animata di cui mi sta parlando; l’argomento è molto dibattuto a livello mondiale ed ha creato due vere e proprie fazioni che si affrontano quotidianamente, a volte, offendendosi a vicenda. Personalmente credo che sia possibile che qualche pazzo al comando possa decidere un’ azione di massa per raggiungere i propri obiettivi. La storia dovrebbe insegnarci a riconoscere queste situazioni perché ne è piena. Detto questo, credo che la scienza debba mettere a disposizione di tutti le scoperte che migliorano la vita di ognuno e se così fosse ognuno dovrebbe essere libero di curarsi come meglio crede. Le cose obbligatorie o fatte con la forza hanno sempre nascosto azioni molto negative per le persone. La frase “ti obbligo per il tuo bene” non ha niente a che fare con il mondo degli adulti secondo me.