A Lissone “Propaganda e censura nell’epoca del pensiero unico”. Poche domande al dott. Paolo Azzone.

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“Propaganda e censura nell’epoca del pensiero unico” il tema di un convegno che si terrà il 30 ottobre prossimo a cura di “3V verità e libertà” presso la sala polifunzionale della Biblioteca a Lissone (Monza-Brianza) a cui parteciperanno il dott. Paolo Gulisano, medico, epidemiologo, saggista, scrittore e il dott. Paolo Azzone, psichiatra forense responsabile lombardo di “Liberi in Veritate” .

Dott. Azzone ormai l’ideologia woke predomina, la libertà di espressione sancita dalla Costituzione viene violata. Non siamo più in democrazia ?

Per rispondere alla sua domanda basta confrontarsi con la realtà sociale ed istituzionale del nostro tempo. Oggi la libertà di espressione viene repressa quotidianamente: cittadini ed associazioni non possono esprimere il proprio pensiero nel campo della morale sessuale e dell’educazione dei giovani, e neanche su temi sanitari, sulla politica estera e così via. Nel contempo la distinzione tra potere esecutivo e giudiziario viene meno. La magistratura ora si configura come mera espressione delle decisioni del governo, ora invade le prerogative del potere legislativo, come nella querelle sul fine vita. Non c’è dubbio la forma di governo con cui ci confrontiamo oggi non è più la democrazia.

Pensa che la Democrazia non sia più la migliore forma di governo dato che stiamo assistendo a livello globale all’instaurazione di una dittatura finalizzata a selezionare i dissenzienti?

Polibio osservava che la differenza tra una monarchia ed una tirannide non consiste nelle forme esteriori ma nella determinazione del monarca legittimo di perseguire i valori in cui credono i suoi sudditi. Oggi le residuali forme democratiche del nostro paese non consentono ai cittadini di far sentire la propria voce.  In una prospettiva più storica potremmo dire che la democrazia è la forma di governo più efficace quando la società è divisa in parti o fazioni. Nel dopoguerra i meccanismi formali della democrazia borghese sono stati fondamentali per evitare che lo scontro sociale scivolasse di nuovo nella guerra civile.  Possiamo descrivere la forma di governo vigente oggi in Italia come l’articolazione provinciale di un impero multinazionale. 

I mass media e la falsa controinformazione si mascherano da difensori della verità, ma  in realtà hanno il fine di orientare il dissenso a favore del pensiero unico?

Da oltre un secolo la propaganda è una scienza. I media oggi non hanno alcuna funzione informativa, né tantomeno formativa. Sono semplici strumenti per condizionare le masse e garantire il consenso.

Il cittadino comune conserva ancora capacità di critica o per ripetuti lavaggi di cervello segue il gregge, perché incapace di nuotare controcorrente in cerca della verità come aderenza del pensiero alla realtà?

Oggi la società vive una frammentazione senza precedenti: il calo demografico, la scomparsa della famiglia multigenerazionale, la crisi della coppia coniugale, ma anche la crisi dei partiti e soprattutto della Chiesa hanno disarticolato i legami sociali. Oggi il cittadino vive una condizione di estrema solitudine. Ha paura e ha bisogno. Si allinea al potere, si adegua a qualsiasi fantasiosa panzana prodotta dai media perché vive il terrore di restare ancora più solo ed isolato.

Oltre all’emarginazione, quale prezzo da pagare per chi vuole ragionare con la propria testa?

Durante la pandemia I personaggi più esposti del dissenso sono stati oggetto di un linciaggio mediatico e di una aggressione giudiziaria spietati. Per chi dissente non c’è alcuno spazio nelle istituzioni pubbliche o private. Ma dobbiamo ricordarci che è scritto: Beati gli affamati ed assetati di giustizia.

D. Possiamo parlare di inganno universale”  a tutti i livelli?

Senza dubbio

Una grande opera di persuasione quella dell’obbligo alla vaccinazione anticovid (inefficace e insicura), dettato dalla tecnocrazia? 

Credo che in quella situazione abbiamo potuto toccare con mano la ferocia e l’efferatezza delle istituzioni.

Come è stato possibile avere cieca fiducia e screditare invece coloro (i cosiddetti complottisti) che cercavano di far emergere la verità?

Come si può fidarsi di istituzioni che si sono rivelate nemiche dell’umanità? Certo la propaganda è stata martellante. Del resto la paura della morte è un fattore motivazionale cruciale. Credo però il vero elemento di vulnerabilità della nostra società sia un altro. Molti italiani hanno costruito le proprie fortune personali compiacendo il potere in tutte le sue richieste. Quando ci si allea al Maligno non si può tornare indietro.

Si deve credere ancora che chi ci governa voglia il nostro bene?

Lei crede a babbo Natale?

Il dittatore che manovra i burattini avidi di potere e di danaro possiamo identificarlo con il nemico di Dio e degli uomini? Si sta preparando la strada per accogliere l’anticristo?

Molti elementi menzionati nella Apocalisse di Giovanni sono attualmente ben evidenti nella realtà storica. Anche all’interno della chiesa possiamo osservare fenomeni molto preoccupanti. Sono tempi difficili e siamo chiamati più che mai a conservare la fede nella sua integrità. 

Addirittura è stato presentato il nuovo decalogo dei peccati secondo l’agenda 2030 green, ambientalista. Una nuova religione mondiale in cui tutti si salvano. Anche qui chi dissente viene etichettato come fondamentalista e “indietrista”?

Le forze del Male, intese come forze sia naturali che soprannaturali, sono oggi impegnate nella distruzione sistematica di tutte le realtà che si riconoscono nella chiesa cattolica: movimenti ecclesiali, società sacerdotali, ordini religiosi, diocesi, parrocchie. In Italia il rischio dell’apostasia è particolarmente evidente. 

Per completare il tutto l’Intelligenza Artificiale sarà l’occhio vigilante addetto al controllo globale. C’è speranza di fermare questo processo o è ormai inarrestabile?

Su questo tema mi sento di raccomandare il recente contributo di Paolo Gulisano: Imperativo Tecnologico (Idrovolante Edizioni). È un testo molto didattico ma completo ed equilibrato. Espone con grande obiettività il punto di vista dei fautori di questa rivoluzione digitale, inclusi i teologi più entusiasti per le nuove tecnologie, ma mette anche in evidenza i pericoli impliciti in queste nuove realtà. Quello più evidente è il rischio di fare dell’Intelligenza Artificiale un nuovo idolo che propone una verità alternativa alla Verità del Cristo.

Cinzia Notaro