A proposito dei due san Giovanni
Per quanto l’estate sia in genere considerata una stagione gioiosa e l’inverno una stagione triste, per il fatto stesso che la prima rappresenta in certo modo il trionfo della luce e il secondo quello dell’oscurità, i due solstizi corrispondenti hanno nondimeno, in realtà, un carattere esattamente opposto; può sembrare un paradosso abbastanza strano, ma è facile capire perché sia così purché si abbia una qualche conoscenza dei dati tradizionali riguardo al cammino del ciclo annuale. Infatti, ciò che ha raggiunto il suo massimo può ormai solo decrescere, e ciò che è giunto al suo minimo può invece solo cominciare a crescere; per questo il solstizio d’estate segna l’inizio della metà discendente dell’anno, mentre il solstizio d’inverno, all’opposto, segna quello della sua metà ascendente; e ciò spiega pure, dal punto di vista del suo significato cosmico, l’espressione di s. Giovanni Battista, la cui nascita coincide con il solstizio d’estate: “Bisogna che Egli cresca (Cristo nato al solstizio d’inverno) e che io diminuisca” (Giov. 3,30).
E’ noto che nella tradizione indù, la fase ascendente è messa in rapporto con il deva-yana, e la fase discendente con il pitri-yana; di conseguenza, nello Zodiaco, il segno del Cancro, corrisponde al solstizio d’estate, è la “porta degli uomini”, che dà accesso al pitri-yana, e il segno del Capricorno, corrispondente al solstizio d’inverno, è la” porta degli dei”, che dà accesso al deva-yana……..
E’ noto d’altra parte che, nel cristianesimo, sono le feste dei due san Giovanni ad essere in rapporto diretto con i due solstizi; ed è abbastanza notevole, anche se non l’abbiamo visto segnalato da nessuna parte, che quel che abbiamo appena ricordato sia in certo modo espresso dal doppio senso racchiuso nel nome di Giovanni. Infatti,la parola hanan, in ebraico, ha sia il senso di “benevolenza”e di “misericordia”, sia quello di “lode”… di conseguenza, il nome Jahanan può significare “misericordia di Dio” e anche “lode a Dio”. Ora,è facile rendersi conto che il primo senso pare convenire in modo del tutto particolare a san Giovanni Battista e il secondo a san Giovanni Evangelista; si può dire del resto che la misericordia è evidentemente “discendente” e la lode”ascendente”, il che ci riconduce ancora al loro rapporto con le due metà del ciclo annuale.
Risulta,inoltre, interessante l’accostamento tra Giovanni e Giano latino, anche se non si può ricavare etimologicamente il primo nome dal secondo. Difatti il nome Giano viene da “ianua” che significa porta, e il fatto che Giano abbia una doppia faccia, una rivolta alla pace e l’altra alla guerra, significa che il suo primo aspetto, quello pacifico, rappresenta l’ingresso nel mondo degli dei, mentre il suo secondo aspetto, quello guerresco, rappresenta l’ingresso nel mondo degli uomini.
Il fatto che la Chiesa Cattolica abbia collocato la festa di san Giovanni Battista il 24 giugno, poco dopo la data del solstizio d’estate, e la festa di san Giovanni Evangelista il 27 dicembre, poco dopo il solstizio d’inverno, significa che Essa eredita dalla precedente tradizione romana, ormai consunta, i significati profondi della vita dell’uomo e del Cosmo, dando ad essi una rinnovata veste adatta ai nuovi tempi in cui il Verbo eterno ed increato si è fatto carne ed sceso ad abitare tra noi.
(liberamente tratto e rielaborato da: Renè Guenon “Simboli della scienza sacra”Adelphi 1975). Che possa giovare a chi cerca il Santo Graal!
Antonio Bosna
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