Cosa stanno facendo sopra le nostre teste?
“Cosa stanno facendo sopra le nostre teste?” è il tema di un incontro tenutosi lo scorso ottobre presso il Circolo “Pile” di Carpi, provincia di Modena a cui hanno partecipato il biologo, giornalista Giorgio Pattera Vicepresidente di “Galileo Parma” soffermandosi sulle ricadute ambientali e le conseguenze biologiche e Domenico Azzone 1° Maresciallo in congedo dell’Aeronatutica Italiana , Specialista in Meteorologia a cui abbiamo rivolto alcune domande.
Maresciallo Azzone, dobbiamo credere che realmente l’applicazione della geoingegneria rappresenti la soluzione ideale per risolvere i problemi della Terra?
Innanzitutto è necessario imparare a non scrivere e leggere solamente “GeoIngegneria”. Si tenga presente che costruire una galleria è già un’opera di GeoIngegneria. E’ più appropriato in tale contesto parlare di “GeoIngegneria Atmosferica” che a sua volta è costituita da tre radiali; per “risolvere i problemi della Terra” si ricorre alla “GeoIngegneria Climatica” ovvero all’”Ingegneria Climatica”, escludendo le altre due in quanto non utili allo scopo.
La soluzione ideale? NO, certamente no e bisogna far di tutto per non arrivarci. L’Ingegneria Climatica ritengo sia la soluzione in extremis se l’Umanità terrestre (e relativi governanti) dovessero continuare a vivere dando priorità al denaro, al potere e all’ interesse individuale o di casta. Pur essendo la soluzione ultima ratio, questa panacea potrebbe rivelarsi più dolorosa della cura che si propone. L’utilizzo della Ingegneria Climatica è una questione d’intelletto umano assente, più che di scienza. I problemi attuali del pianeta Terra su questioni di bontà dell’ambiente in cui viviamo, si risolvono unicamente amando questa casa che ci ospita invece di sfruttarla fino al suo “midollo osseo” per poi piangere da coccodrilli e soffrire per la consequenziale reazione.
Davvero siamo dinanzi ad un surriscaldamento globale che avanza velocemente?
Il surriscaldamento globale (da non confondersi con il riscaldamento globale quale fenomeno fisico benefico e basilare per tutta la vita del pianeta) è un fatto reale e concreto studiato, analizzato, acclarato e confermato da oltre 600 anni di ricerca scientifica evidenziando la correlazione tra l’implementazione di alcuni gas atmosferici (gas serra) e la consequenziale maggior capacità dell’atmosfera di assorbire e trattenere la radiazione infrarossa di rimando dalla superficie terrestre dopo che quest’ultima è stata investita dalla radiazione solare incidente.
Le ricerche e gli studi in tale ambito hanno evidenziato che questa implementazione di origine antropica si aggiunge a quella di origine naturale, a prescindere dall’ attività solare con i suoi minimi e massimi.
Si parla di diversi tipi di tecniche per combatterlo, come ad esempio l’iniezione di aerosol stratosferica e lo schiarimento delle nuvole marine. Vuole spiegare sinteticamente di che si tratta?
Non è un nemico esterno da combattere, ma un nemico (problema) interno costruito dall’uomo. L’iniezione di aerosol a livello della fascia atmosferica denominata STRATOSFERA meglio nota con l’acronimo SRM (Solar Radiation Management) , prende spunto dagli effetti sull ‘atmosfera terrestre dopo l’avvenuta eruzione del vulcano PINATUBO 1991 e prima ancora dall’eruzione del vulcano KRAKATOA 1883. In sostanza i vulcani eruttarono una quantità mostruosa di anidride solforosa (zolfo) provocando una diminuzione termica atmosferica a livello planetario e la schermatura della radiazione solare. La SRM si propone di fare altrettanto irrorando la STRATOSFERA di tale componente per respingere una determinata quantità di radiazione solare verso lo spazio, così da farne arrivare meno sulla Terra. Di recente alcuni scienziati dell’Università dello Utah e del Center for Astrophysics (Harvard & Smithsonian) hanno proposto di eseguire tale progetto, spargendo la polvere lunare intorno alla Terra nel punto 1 di LAGRANGE. La scienza diventa una perversione se non usata con saggezza , onestà intellettuale e sociologica. Lo schiarimento delle nubi marine consiste nella irrorazione con aerosol delle nubi basse marine denominate “STRATOCUMULI” ; più aerosol producono più nuclei di condensazione al loro interno, quindi più gocce piccole, più superficie riflettente della radiazione solare verso lo spazio … da qui la definizione “SCHIARIMENTO DELLE NUBI MARINE”.
In che modo verrebbero rilasciati gli agenti chimici o biologici?
Questa domanda impone una chiarificazione ed una comprensione. Nella “Ingegneria Meteorologica” (eseguita nella fascia atmosferica denominata TROPOSFERA) il rilascio avviene con velivoli prettamente attrezzati a tale scopo; in quella “Climatica” (eseguita nella fascia atmosferica denominata STRATOSFERA) l’irrorazione può avvenire con velivoli specializzati, data la quota molto alta (tra i 70.000 ed i 140.000 feet) oppure con serbatoi contenente zolfo agganciati a palloni , mentre nell’ I”ngegneria Atmosferica sociale e sociologica” (eseguita nella fascia atmosferica denominata TROPOSFERA) tramite false Scie di Condensazione.
Trattasi di aerei civili o militari?
Ambedue; in alcuni casi anche di elicotteri con compiti molto particolari.
Perché non possono essere definite scie di condensazione normalmente sprigionate?
Due le tipologie delle vere scie di condensazione che sono il sotto prodotto dell’attività volativa. Una di queste due (quelle da motore) si formano a determinate quote di volo, in una precisa e determinata tratta del volo ed hanno una formazione e configurazione ben precisa… in meteorologia sono assimilate alle nubi alte, cioè nubi cirriformi. Le false scie di condensazione vengono formate artificiosamente ad una diversa quota ed hanno una presenza, una composizione e soprattutto una configurazione aliena rispetto a quelle vere.
Quali effetti verrebbero generati influenzando contemporaneamente la Ionosfera e l’Atmosfera?
È inesatto suddividere i due termini. La ionosfera è una delle tante fasce (o strati), in cui l’atmosfera è stata suddivisa sulla base delle caratteristiche fisico-chimiche-elettriche. Tutto ciò che si fa in atmosfera (qualunque sia lo strato interessato), prima o poi riguarderà tutta l’atmosfera almeno e di sicuro la troposfera e la stratosfera per la tematica in oggetto.
In particolare la ionosfera (con i suoi tre sotto strati in cui è suddivisa) possiede proprietà importanti per le telecomunicazioni. Il fisico texano B. Eastlund ha trasformato la Ionosfera (a comando) con il brevetto del 1987, in una arma potentissima a livello militare (sebbene non verrà mai ammesso ufficialmente) arrivando ad influenzare gli strati sottostanti, fino a modificare sia la Meteorologia che la Climatologia terrestre.
Prevale una certa disinformazione a riguardo?
Certo. Prevale. Lo studio, l’analisi e la modifica della ionosfera viene praticata da tutte le nazioni (alcune sono arrivate prima ed altre successivamente) tramite sistemi di apparati denominati HAARP. Vi sono numerosi HAARP sul pianeta posizionati a terra e sul mare. Il più conosciuto dagli interessati è quello gestito dall’università di Fairbanks in Alaska e dalla DARPA U.S.A.
La disinformazione domina sulla realtà oggettiva di tali questioni per lo stesso motivo per cui prevale su molti altri argomenti o tematiche reali: la creduloneria e il pensiero acritico popolare, la sostanziale assenza di cultura consapevole e in maniera severa anche il BIAS di conferma predominante in una larghissima percentuale della collettività.
L’Italia sarebbe il paese più cosparso?
La domanda posta in questa forma la ritengo imprecisa. Cosparsa di cosa?
Direi che tutte le nazioni sono cosparse sulla base delle finalità e degli obiettivi prefissati ed in particolare della loro appartenenza al Patto Atlantico. Se si riferisce alla GeoIngegneria Sociale direi che l’Italia è abbondantemente irrorata. La GeoIngegneria Climatica sebbene ufficialmente negata o minimizzata tutte le nazioni (più o meno palesemente) la praticano salvando “la faccia” dichiarando pubblicamente che viene effettuata su aree ristrette, mentre tutti fanno la GeoIngegneria meteorologica.
A quando risalgono le irrorazioni?
Ufficialmente dal 1960; sotto l’ottica e gli interessi militari molto prima degli anni ’60; gli studi e le ricerche di professori della storia della scienza (in particolare quella attinente all’alveo militare) la datano all’inizio degli anni 1930.
C ‘è un intreccio politico, militare, scientifico che intende perseguire specifiche finalità?
Certissimo; non certo unicamente per chi è convinto di essere sveglio mentre è perennemente in letargo.
A tal proposito propongo un pezzo del discorso di addio alla Nazione fatto dal generale Eisenhower alla fine del suo mandato (17 gennaio 1961): “Nei COUNCILS OF GOVERNMENT, dobbiamo stare in guardia contro l’acquisizione di ingiustificata influenza, voluta o non richiesta, del complesso militare-industriale. Il potenziale per la disastrosa ascesa di potere male assegnato esiste e persisterà.
Noi non dobbiamo mi lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o i nostri processi democratici. Non dovremmo dare nulla per scontato. Solo una popolazione in allerta ed informata può costringere ad una corretta interazione la gigantesca macchina industriale e militare della difesa con i nostri metodi ed obiettivi di pace, in maniera tale che sicurezza e libertà possano prosperare insieme”.
Quali le conseguenze biologiche sull’uomo, sulla fauna e sulla flora?
È sufficiente (per chiunque) visionare una qualunque dispensa medica sui problemi di natura fisica e psicologica che sostanze quali alluminio, bario, etc, etc, etc, procurano agli umani, alla flora, alla fauna.
Quali prove mettono a tacere la teoria del complotto?
Il complotto nasce quando l’individuo o un gruppo di individui mette in atto azioni finalizzate a sovvertire (nel bene o nel male) una situazione preesistente, oppure quando mira ad instaurare situazioni vertenti ad interessi o futuri sociali marcatamente personali e patologici (v. Klaus Schwab).
Quando ciò avviene le prove che mettono a tacere il complotto non esistono, si fabbricano con la propaganda, con i messaggi subliminali e tanto altro di similare ripetendolo continuamente fino alla stranoia … facendo talora ricorso ad alcune strategie quali: una bugia (o menzogna) ripetuta all’infinito diventa verità (per il popolo acefalo); negare, negare, negare anche l’evidenza (regola d’oro nell’intelligence); continuare all’infinito ad etichettare una verità con il termine “teoria”.
Non ci sono prove che possono mettere a tacere ciò che accade concretamente nell’ambito della GeoIngegneria Atmosferica; si costruiscono e si trovano sempre i balordi che si prestano alla loro costruzione.
Ci sono state interrogazioni parlamentari per verificare la veridicità dei fatti e se si, quali i provvedimenti dal punto di vista legislativo?
Ci sono state molte interrogazioni parlamentari, italiane ed europee. La reazione comportamentale istituzionale con false risposte alle interrogazioni parlamentari, la si può ascrivere senza dubbio sotto l’etichetta COMPLOTTO. Tutto archiviato.
La Commissione Europea se ne sta occupando?
La commissione europea? Esiste una commissione europea? Esiste un parlamento europeo? Di quale Europa? Dei lobbisti e burattini telecomandati, questa sì che esiste. La vera commissione europea non è ancora nata seriamente.
E’ in corso una petizione (https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:5877d6b9-a4a5-449d-a91d-e508200b72ab ) promossa dal Comitato Moratoria Geoingegneria soprattutto contro il “Cloud Seeding” (inseminazione delle nuvole) e il “Solar Radiation Management” ,una tecnica per diminuire la radiazione solare. Quali gli effetti sul pianeta?
Lasciamo perdere. Conosco la genesi e relativi attori.
É necessario specificare che l’inseminazione delle nuvole non ha a che fare con l’emissione delle scie chimiche?
Sì, è severamente importante discernere. Su questo argomento è necessario mettere i puntini sulle “i” e su tutte le vocali:
1) quando un velivolo irrora l’atmosfera lo può fare per inseminare le nubi o per altre finalità molto diverse;
2) si può tentare di effettuare tale discernimento (a condizione di essere esperti in tali materie e di avere onestà intellettuale) sulla base di documenti tecnico-scientifico e sulla conoscenza acquisita mediante la pratica dell’esperto (ve ne sono alcuni che non sono mai usciti fuori dalle quattro mura);
3) di fronte a due irrorazioni l’esperto tenterà di comprendere se trattasi d’inseminazione oppure d’ irrorazioni che nulla hanno a che fare con l’inseminazione.
Morale: è necessario diversificare e saper diversificare anche perché gli effetti producenti sono molto diversi tra loro.
Scie chimiche e cambiamenti climatici ed anche alluvioni, nubifragi, uragani, siccità, terremoti, tsunami… esiste correlazione?
Si può dire senza dubbio alcuno che la correlazione può esistere. Ripeto, bisogna cancellare dal cervello il concetto di “scie chimiche”, sono anni che lo dico ma pare che rimbalzi su un muro di gomma. Il termine corretto da me coniato tempo addietro è: “Irrorazione Atmosferica Antropica” che può essere anche artificiosa. Continuando a definirle scie chimiche si fa il gioco dei disinformatori sistemici. Ritorno alla correlazione: può esistere, se un determinato scenario meteorologico naturale subisce interferenze antropiche premeditate, volute e consapevoli per raggiungere un preciso obiettivo. È concretamente possibile aumentare, impedire, annullare le precipitazioni liquide o solide come anche la direzione di provenienza del vento e relativa intensità e non solo; è possibilissimo creare o favorire (con altre metodologie) sistemi barici che naturalmente non si produrrebbero. È necessario memorizzare l’assioma che il tempo meteorologico è modificabile oltre ad essere diventato un’arma micidiale, silenziosa e dimenticare i vecchi proverbi stagionali che non esistono più.
Meteorologia e climatologia sono due scienze opposte?
In sintesi: la “Climatologia” è la “Meteorologia” su una determinata regione terrestre vista nella sua globalità in un arco temporale di non meno di 30 anni con annessi altri fattori come quello astronomico, sub-geologico e le interferenze umane derivanti dai sottoprodotti del suo progredire tecnico/scientifico. Sono da considerare due fratelli gemelli con due caratteri un po’ diversi. La sintassi corretta è “Meteorologia”.
Secondo il piano del Green Deal, l’Unione Europea si prefigge di diventare il primo continente ad eliminare dall’atmosfera gran parte della C02 entro il 2050. Da gas indispensabile è divenuto il primo nemico del pianeta? Willie Soon, astrofisico e geoscienziato afferma : “La CO2 è il gas della vita… e vogliono demonizzarlo come un gas che può causare il riscaldamento globale, uragani… più pioggia, più siccità e tutte le altre sciocchezze che sostengono.”
Qualora se e quando l’attuale inesistente seria unione europea esisterà, entrerà nella sfera del mio interesse. Il biossido di carbonio è una delle essenze della vita per tutti, ma il troppo storpia. Troppo biossido di carbonio, troppo metano, troppo vapore acqueo, etc, etc, etc (il troppo si ha mettendo insieme il naturale e quello di origine antropica) conferiscono all’atmosfera terrestre la capacità di trattenere oltre modo la radiazione infrarossa di rimando dalla superficie terrestre, dopo che la stessa è stata interessata dalla radiazione solare incidente. Da qui la necessità attuale di diminuire la concentrazione di questi gas ad effetto serra nell’atmosfera, ma si sarebbe dovuto agire con giudizio molto tempo prima. Il biossido di carbonio non è il nemico, semmai è l’essere umano il nemico di sé stesso con il suo agire sconsiderato. Invito a visionare i contenuti dei link riguardanti Willie Soon, un ingegnere ed astrofisico (non geo-scienziato), pari a tanti altri “Willie Soon” italiani che hanno interessi abbastanza divergenti rispetto a quelli che dovrebbero contraddistinguere seri uomini di scienza: http://www.huffingtonpost.it/2015/02/24/scienziato-effetto-serra-_n_6742446.html Uno dei maggiori negazionisti dell’effetto serra è Wei-Hock Soon, ingegnere aerospaziale citato spesso dai conservatori americani ed invitato a testimoniare sul clima al Congresso di Washington, autore di numerosi articoli scientifici, – si è appena scoperto – ha ricevuto 1,2 milioni di dollari dalla lobby del petrolio negli ultimi 10 anni (2005 – 2015), ossia dalle multinazionali che hanno tutto l’interesse a minimizzare l’effetto serra sul clima mondiale. Scrive il “New York Times: http://www.nytimes.com/2015/02/22/us/ties-to-corporate-cash-for-climate-change-researcher-Wei-Hock-Soon.html?_r=1 ;
Science |NYT NowDeeper Ties to Corporate Cash for Doubtful Climate Researcher – By Justin Gillis and John Schwartz FEB. 21, 2015;
«…Ha accettato più di un milione e duecentomila dollari in moneta sonante dall’industria del carbon-fossile negli ultimi dieci anni, e allo stesso tempo non ha reso noto questo conflitto di interessi nella maggioranza dei suoi articoli scientifici; almeno 11 delle sue ricerche, pubblicate dal 2008, omettono questo riferimento, e in almeno otto di questi casi Soon ha violato le linee guida etiche delle riviste che pubblicavano i suoi lavori.
Lo scandalo è proprio questo: Soon non è il primo né l’ultimo scienziato che riceve fondi dall’industria, ma la regola nel mondo accademico è rendere noto il nome dei finanziatori, e non averlo fatto getta una luce sinistra sul peso scientifico delle sue “scoperte”… Quindi attenzione!
Il “catastrofismo climatico” serve al Forum di Davos per accelerare la transizione verde ed imporre il Great Reset a livello mondiale con un governo dirigista che domina in nome delle emergenze sostituendosi alla sovranità delle nazioni?
È oltremodo palese! Utile ascoltare ciò che Klaus Schwab dice pubblicamente anche nel suo libro “La Quarta Rivoluzione industriale” e prestare attenzione a ciò che sempre pubblicamente asserisce il suo consigliere ebreo Yuval Harari.
Perché i media non invitano mai i tanti scienziati che denunciano la “truffa” della CO2 (0,04% dell’atmosfera) facendo credere che esista un “consenso” scientifico sull’argomento?
Dal mio punto di vista non c’è alcuna truffa scientifica sul biossido di carbonio e centinaia d’anni di ricerca scientifica da parte di uomini seri lo comprovano; non si possono e non si devono buttare nell’immondizia i sacrifici, le scoperte, i lavori di tanti scienziati del passato e relativamente recenti che hanno posto le basi nel progresso della conoscenza, senza le quali saremmo ancora al bastoncino roteante per avere la scintilla del fuoco. Ci troviamo in una epoca in cui si afferma il tutto ed il suo contrario sulla base di personali interessi da cui hanno origine parole e concetti quali “truffa del CO2”; la scienza ed i suoi concetti di base o le sue verità di base giornalmente vengono ridisegnati a solo in usum serenissimi Delphini , in particolare per scopi politici ed antrosociologici, da parte di individui e corporazioni con l’intento finale del completo dominio sulla massa onde far accettare forzatamente qualcosa (come le restrizioni delle libertà individuali o strani stili di vita che non verrebbero mai accettati). La scienza è stata distorta e manipolata e resa gravemente meretrice… il periodo del finto COVID e finto vaccino con le star televisive l’hanno conclamata ed acclarata oltre misura. Per quanto riguarda i “media” trovarne uno non corrotto, non colluso, non di parte sarebbe come trovare un sottilissimo ago nel pagliaio e questo è sotto la lente palese dei cervelli non letargici; per i dormienti che sognano di esser svegli i media rappresentano la bocca della verità.
Lei ha scritto un “Trattato sulla GeoIngegneria Atmosferica” abbastanza corposo (452 pagine ). Dove i nostri lettori possono acquisire documenti e interessanti allegati messi da lei generosamente a disposizione per una corretta informazione?
Sul sito www.domenico-azzone-scie chimiche.net dove è anche possibile consultare diverse tematiche sotto l’aspetto tecnico-scientifico – sociologico… il tutto gratis senza alcun tipo di pagamento, in quanto come riportato nell’intervista è importante la scienza, ma basilare è l’aspetto psico-sociologico che noto nelle conferenze alle quali partecipo , in cui si avverte una sensazione evidente di sconcerto, frustrazione, paura, arrendevolezza, impotenza da imputare al fatto che la collettività è ben lontana da essere “popolo”; ognuno pensa al proprio orto aspettando che arrivi il salvatore da chissà dove e quindi il potere del denaro continua la sua imperterrita dominazione cavalcando la vecchia regola aurea: divide et impera.
Cinzia Notaro