“Così e non altrimenti… La Cassano delle Murge di 200 anni fa nei verbali delle sedute Decurionali”, di Vito Campanale.
“Così e non altrimenti… La Cassano delle Murge di 200 anni fa nei verbali delle sedute Decurionali”, di Vito Campanale.
Arti Grafiche Monfreda, gennaio 2022, 477 pagine, euro 25,00.
Sarebbe un errore ritenere la ricerca storica locale una sorta di parente povera di quella relativa alla “Grande Storia”: spesso anzi proprio da contesti a prima vista secondari possono emergere realtà e notizie utili a meglio mettere a fuoco usi, costumi ed abitudini di vita sociale, al fine di comprendere le nostre origini e i nostri comportamenti attuali.
A chi fa ricerca capita sovente di scovare per puro caso notizie che nulla abbiano a che fare con l’argomento ricercato. Non poche volte importanza e singolarità di tali notizie finiscono per superare addirittura quelle dell’originario argomento di indagine.
È quanto, per sua ammissione, è accaduto a Vito Campanale, appassionato ricercatore storico di Cassano delle Murge, già autore di tre opere inerenti la storia, le leggende e le tradizioni cassanesi.
Il casuale rinvenimento presso l’Archivio del Comune di Cassano, durante una ricerca, di due registri manoscritti contenenti le deliberazioni originali del Decurionato, vero e proprio diario di vita comunale in un periodo di ben otto anni, dal 1816 al 1823, ha scaturito in lui l’idea di trascriverle, ordinarle e commentarne il contenuto.
Il testo che presentiamo, tra gli altri, ha due aspetti molto interessanti: alla già notevole rilevanza sociale di notizie e circostanze contenute verbali, si deve aggiungere quella storica riguardante l’evolversi dell’amministrazione territoriale nelle forme introdotte dai Napoleonici nel Regno di Napoli, divenute la regola a partire dall’immediato periodo post decennio francese, in quello che divenne il Regno delle Due Sicilie.
Lo spaccato di vita sociale negli otto anni raccontati è estremamente dettagliato, ricco di curiosità e aspetti poco noti che spaziano dal funzionamento amministrativo alla contabilità fiscale (in special modo per quanto attiene ai dazi imposti); dai servizi quali la sanità, gli enti assistenziali, le condizioni igieniche e la scuola, alla giustizia, con la nutrita rassegna delle annose cause civili in cui il Comune fu coinvolto; dalle opere pubbliche alla sicurezza.
Il tutto è preceduto da una minuziosa anche se breve descrizione del paese e della comunità murgiana del tempo.
Di pari passo viene mirabilmente illustrato il nuovo assetto territoriale di Province e Distretti, l’assegnazione delle sedi Capoluogo, le nomine di Intendenti e Sotto-Intendenti. Questioni che procedettero di pari passo con la nuova procedura amministrativa e le nuove regole attuative, mirabilmente riassunte nella famosa Legge Organica sull’Amministrazione Civile de’ 12 dicembre 1816.
Più volte citata, questa legge può considerarsi un vero Manuale ad uso di Sindaci e Decurioni, divenuti ormai espressione non più delle classi nobili o in qualche modo elitarie, ma del ceto emergente della borghesia, lesto ad impossessarsi dei posti di comando lasciati vacanti da feudatari, nobili e clero.
È questa la cornice all’interno della quale prendono vita le vicende e i fatti raccontati in “Così e non altrimenti… Cassano delle Murge di 200 anni fa nei verbali delle sedute Decurionali”, quarta avventura editoriale di Vito Campanale, dopo l’esordio letterario del 2011 “Le siepi del rosmarino- Luoghi, storie e memorie”,
“Il manoscritto di Jacobus” del 2015, e “Madònne de la Gràzzje, fendàne d’ògne gràzzje – le preghiere dei nostri avi”, sempre del 2015.
Il libro è corredato da una utile introduzione concernente la monetazione e le unità di misura locali in uso a quel tempo, oltre che di una adeguata sezione immagini con dettagli direttamente presi dai due volumi manoscritti originali.
L’opera è completata inoltre da un indice degli argomenti mediante il quale è possibile ripercorrere in maniera sequenziale lo svolgersi di ciascuna questione trattata nei documenti originali, trascritti cronologicamente.
Singolare la scelta grafica di adoperare per le trascrizioni originali un font di stampa che richiamasse la scrittura manuale dei registri originali.
Marino Pagano