Deriva morale. Le nostre domande alla dott.ssa Silvana De Mari

Silvana-De-Mari

Laureata in Medicina, con tre specializzazioni tra cui quella in psicoterapia cognitiva, ideatrice del blog “Brigata  per la difesa dell’ovvio”  https://www.brigataperladifesadellovvio.com/, un’associazione di  persone libere e prezioso punto di riferimento per divulgare e promuovere la realtà cattolica, nonchè scrittrice di apprezzati di libri fantasy improntati sul coraggio, la lealtà, la cavalleria, esordisce nel 2000  con la sua prima pubblicazione “L’ultima stella a destra della luna”, vincendo poi nel 2004 con l’ “Ultimo Elfo”, tradotto in diciotto lingue, il 48° Premio Bancarellino e il Premio Andersen nel 2004 acquisendo grande successo internazionale.

E’ Silvana De Mari nota anche come guerriera nella lotta contro l’aborto, il movimento LGBTQI, il transumanesimo e per la difesa della famiglia tradizionale.

Su questi problemi, che oggi ci troviamo ad affrontare, frutto di un processo graduale di degrado morale e spirituale, le abbiamo posto alcune domande.

Parola d’ordine “rivoluzione” ovvero ribellione in nome del libertinaggio. Sono state le contestazioni sessantottine ad escludere Dio, visto come Katècon che impediva all’uomo di fare quello che gli pare e piace?

Le contestazioni del ’68 sono state solamente la ciliegina sulla torta confezionata nel 1717 data in cui ha origine la Massoneria che vuole migliorare l’uomo e l’umanità, perché come li ha fatti Dio non vanno bene. La Massoneria crea il mito dello Stato laico, che è un mito perché uno Stato o è cristiano o è anticristiano. Chi non è con me è contro di me. L’illuminismo di illuminazione ne ha avuta e data pochina. L’Europa è stata la madre della scienza e della tecnica grazie al Cristianesimo. San Tommaso ricorda che dobbiamo conoscere la natura, perché attraverso la conoscenza della natura che è creatura di Dio aumentiamo la nostra conoscenza di Dio. L’Illuminismo è stato il primo esempio di razzismo con pretese di scientificità e ha abbattuto l’etica cristiana. Sotto il cristianesimo non era mai stato dato l’ordine scritto di assassinare dei bambini. Questo non vuol dire che non siano mai stati assassinati dei bambini. Quando l’esercito vincitore entrava in una città, quando si scatenava l’orrore di un pogrom, chi capitava, capitava. Si trattava però di crimini di uomini armati con l’ubriacatura che dà l’adrenalina al massimo. Non era però mai successo che il massacro di bambini e di  donne fosse ordinato dall’alto con un ordine scritto.

Anche con la rivoluzione francese si sono commessi orribili crimini!

La rivoluzione francese figlia dell’Illuminismo ha massacrato innumerevoli innocenti. Fu affermato che l’appartenenza all’aristocrazia fosse un motivo sufficiente per la condanna morte. Tra l’altro solo un terzo dei condannati apparteneva all’aristocrazia. L’apogeo è stato raggiunto con la repressione della rivolta cristiana della Vandea: per la guerra in Vandea è stato dato l’ordine scritto di assassinare donne e bambini. Il generale che eseguì i massacri riconobbe con orgoglio di aver ucciso le donne che con il loro ventre avrebbero generato altri controrivoluzionari e di aver ucciso bambini così che non potessero diventare controrivoluzionari. Sotto l’ampolloso titolo di figli della dea ragione si sono mossi uomini che hanno commesso delitti abominevoli. Tra le teorie in assoluto più stupide c’è quella del buon selvaggio di Rousseau. L’uomo non nasce istintivamente buono. 

Chi sarebbe il “Buon selvaggio”?

Il mito fondatore dell’illuminismo, del marxismo con relativi figli e figliastri, del ’68 e della cultura woke. L’uomo nasce conservando dentro di sé la potenzialità del sadismo e della violenza più totale. Nel momento in cui gli è offerta l’occasione (odio contro l’aristocratico, odio contro il vandeano, odio contro il borghese, odio contro l’armeno, odio contro l’ebreo, odio contro il non vaccinato) questo sadismo esplode, e una volta che l’uomo ha assaggiato il frutto proibito, il piacere del male, non torna indietro.

Anche il marxismo ha contribuito a far emergere gli istinti più brutali dell’essere umano?

Certamente e una volta emersi ci vogliono lacrime sangue, molte lacrime e molto sangue per estinguere l’incendio. Il marxismo ha avuto due figli, considerati dal filosofo A. Besancon gemelli eterozigoti:  il comunismo sovietico, al quale si sono aggiunti poi quello Cinese, Cambogiano, cubano, etiope e coreano, e il nazismo tedesco. Il comunismo sovietico attraverso i partiti comunisti dei Paesi occidentali, la corruzione di registi, degli attori, dei docenti universitari, e grazie alla  psicanalisi (teoria ascientifica e antietica) ha successivamente generato la cosiddetta rivoluzione sessuale, in realtà promiscuità sessuale. Destabilizzando la famiglia e abbattendo la natalità le invincibili società occidentali sarebbero morte di morte naturale.

Ad uscirne sconfitta la famiglia?

Ad uscirne sconfitta è la famiglia costituita dall’unione di un uomo e una donna con la finalità della procreazione e quindi, i figli.  Costoro, madre, padre e figli hanno forti legami di sangue, che non sono spazzatura ma una potenza biologica. Già così la vita in famiglia è difficile. L’ammasso di gente queer che non ha motivazioni analoghe e non ha legami di sangue ha possibilità infinitesimali di non diventare una rissa permanente. In più per un bambino non essere allevato dai propri genitori biologici rimane sempre una ferita aperta.

L’utero in affitto e la fecondazione artificiale potrebbero essere considerate una forma di adulterio?

Certo, anche se manca una vera e propria relazione carnale.

L’uomo si fa Dio arrogandosi il potere sulla vita e sulla morte (eutanasia, suicidio assistito, fine vita, aborto, contraccezione)?

Esatto: l’uomo si sostituisce a Dio, acquisisce potere sulla vita, sulla morte, stabilisce il sesso. È il trionfo  della gnosi.

A proposito di eutanasia, secondo la lega antipredazione  http://www.antipredazione.org/  la “dichiarazione di morte cerebrale a cuore battente imposta dalla legge per espianti-trapianti è un crimine contro l’umanità; inoltre la donazione da vivente non è etica perchè non si ha rispetto del corpo ed è un attentato alla vita stessa del donatore”. Concorda?

Si concordo. L’unico trapianto etico è un trapianto da vivente che resta vivo donando un rene o una porzione di fegato o di midollo.

Da cattolica, quale si professa, secondo lei la Chiesa di fronte al suicidio morale, spirituale, corporale  dell’uomo si adegua alla mentalità del mondo?

Il Papa infelicemente regnante si sta adattando non solo alla mentalità del mondo, ma direttamente agli ordini delle Elite.

La scuola come aiuta la famiglia a risolvere problemi legati al gender, alla sessualità fluida…?

Purtroppo come già dimostrato dal filosofo J. Ellul la scuola è in questo momento, la più potente forma di propaganda.

Che dire della Carriera Alias?

È una gravissima maniera di facilitare una dissociazione della realtà. Il ragazzo o la ragazza che non si riconoscono in questo processo devono essere aiutati ad accettare la realtà, invece li si conferma nella menzogna e gli si dà la possibilità di punire tutti coloro che non si uniformano alla menzogna. La mia battaglia contro il gender pagata con 6 condanne penali è sintetizzata nello slogan “Non lasciamoci imbavagliare è Contronatura” .

Le sue battaglie le fa attraverso i libri, dato che si è rivelata una bravissima scrittrice?

Sì, i libri possono convincere qualcuno. La battaglia contro l’aborto è in “Hania”, ” L’ultimo orco”, “L’Ultimo mago”, “Ora pro nobis, io mi chiamo Yorsh”  e “La ballata dei bambini senza nome”. In questi ultimi due vi è anche quella contro la scristianizzazione, tema ripreso in “Cronache di Vascello di Capitano A 15”,  e in “Hania”, dove si affronta anche il tema del satanismo.  La battaglia contro le mutilazioni sessuali è in “Il gatto dagli occhi d’oro” e negli “Ultimi incantesimi”, quella contro il massacro dei Cristiani in “Io mi chiamo Joseph”, “Ora pro nobis”, ” La Realtà dell’orco” e “Sulle ali della libertà”  trattano  la battaglia contro l’islamizzazione, mentre “Giuseppe figlio di Giacobbe” è sul valore della paternità.

Cinzia Notaro