Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca ecumenico Bartolomeo, sugli incendi globali

Ecumenical Patriarch Bartholomew

Nelle ultime settimane, il nostro pianeta ha assistito a ondate di calore estreme e ampi incendi, dalle foreste pluviali dell’Amazzonia e delle regioni desertiche dell’Africa, a regioni normalmente coperte di neve come l’Artico e l’Alaska, a paesi lontani dalla Spagna alla Siberia. Mese dopo mese, abbiamo sperimentato temperature record e ondate di calore senza precedenti, con conseguente distruzione di milioni di acri e la rovina di milioni di persone. E l’intensità di questi incendi e tempeste sta progressivamente aumentando e intensificando, imponendo da parte nostra i conseguenti cambiamenti critici.

Gli scienziati avvertono della minaccia di tali incendi agli ecosistemi del mondo, sempre più a rischio e vulnerabili. L’impatto di questi incendi potrebbe ripercuotersi per generazioni, colpendo suolo, infrastrutture ed esseri umani. Gli alberi sono vitali per il suolo, per la nostra sopravvivenza e per la nostra anima. Gli alberi non sono solo preziosi per la loro bellezza estetica o per il loro valore commerciale, ma essenzialmente per la nostra difesa contro i cambiamenti climatici. Piantare più alberi è certamente encomiabile, ma tagliare meno alberi è forse la risposta più convincente al riscaldamento globale.

Mentre questa crisi globale di incendi non può essere interamente o esclusivamente una conseguenza o causa dei cambiamenti climatici, gli eventi disastrosi che il mondo sta vivendo ora, indubbiamente e innegabilmente, danno l’allarme per le ripercussioni imminenti e disastrose dovute all’aumento del livello delle emissioni di carbonio. Pertanto, se non altro, tali fenomeni estremi ci obbligano a considerare la fragilità fondamentale della natura, le risorse limitate del nostro pianeta e la sacralità unica della creazione.

Nella nostra Enciclica, che sarà pubblicata il 1° settembre, descriviamo le diverse iniziative e attività avviate dal Patriarcato ecumenico negli ultimi trenta anni, osservando i principi e i precetti fondamentali proposti dalla Chiesa ortodossa negli ultimi venti secoli per preservare la creazione di Dio.

Preghiamo per tutti coloro che sono minacciati o afflitti dai fuochi in tutti gli angoli del nostro mondo. Chiamiamo tutti i fedeli e tutte le persone di buona volontà, a considerare attentamente come viviamo, cosa consumiamo e dove giacciono le nostre priorità, usando le parole della Divina Liturgia: “Prestiamo attenzione! Mettiamoci in soggezione! ”

Fanàr, sabato 24 agosto 2019