Gerolf Annemans preoccupato per le dichiarazioni anti-armene dell’Azerbaigian

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Il deputato belga al Parlamento europeo Gerolf Annemans, membro del partito europeo “Identità e Democrazia”, considera molto preoccupanti le ultime dichiarazioni aggressive e minacciose del presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev nei confronti dell’Armenia. Parlamentare europeo ha sottolineato che le  dichiarazioni di Aliyev degli ultimi giorni mostrano chiaramente la mentalità pericolosa del governo azero. Secondo lui, queste dichiarazioni esplicitano che l’autocrate dell’Azerbaigian non è interessato alla pace a lungo termine. Infatti, negli scorsi giorni il signor Aliyev, ribadendo la retorica secondo cui l’Armenia sarebbe in realtà Azerbaijan occidentale ha sostenuto che essa vada liberata dal “pericolo fascista”. L’Armenia come è noto non ha mai subito un’ondata autocratica nella sua storia se non durante l’Unione Sovietica e con evidenti recrudescenze durante alcune fasi di Governo del presidente Robert Kocharyan

Il parlamentare belga ha espresso la speranza che possa esserci un giusto accordo di pace basato sul rispetto della sovranità dell’Armenia e del patrimonio culturale degli armeni dell’Artsakh, in corso di distruzione da parte dell’Azerbaigian. “Crediamo anche che l’Armenia stia facendo di tutto per sostenere la pace. Ora la questione è sulle spalle della comunità internazionale e del Gruppo di Minsk, e si attende che anche l’Azerbaigian faccia sforzi concreti al tavolo dei negoziati, invece di continuare con minacce di vario livello”, ha detto Anemans. 

Riferendosi alla narrativa del cosiddetto “Azerbaigian occidentale” avanzata da Aliyev, il deputato europeo ha osservato che in realtà non si tratta altro che di una distorsione dei fatti storici volta a far valere i diritti sui territori che, secondo il diritto internazionale, sono sotto la sovranità dell’Armenia: “Il presidente Aliyev e il suo regime hanno presentato più volte tali richieste territoriali. Utilizzando questa narrazione, giustificano l’annessione dell’Artsakh e la successiva aggressione militare contro l’Armenia. Stanno cercando di sostituire gli armeni etnici con il reinsediamento di massa sia nell’Artsakh che nelle aree chiamate “Azerbaigian occidentale”, ha detto il membro del Parlamento europeo.  

Anemans ha ricordato che l’obiettivo geostrategico della Turchia e dell’Azerbaigian è quello di garantire una connessione territoriale diretta tra loro, e l’Armenia si trova letteralmente sulla loro strada a causa della sua posizione geografica. Turchia e l’Azerbaigian stanno cercando di creare un corridoio attraversa il territorio dell’Armenia, violando la sovranità dell’Armenia e il diritto internazionale.  

L’eurodeputato è convinto che, tenendo conto della retorica, dell’ideologia e dei piani strategici del regime di Aliyev, l’Armenia dovrebbe garantire il più possibile la propria sicurezza. 

Parlando del progetto “Crocevia della pace“, proposto dal governo armeno, il deputato europeo ha osservato che ha un grande potenziale e può contribuire in modo significativo al rafforzamento della stabilità nel Caucaso meridionale impatto economico positivo tra Armenia, Georgia, Turchia, Azerbaigian e Iran sullo sviluppo e sul commercio.

“Non meno importante dell’aspetto economico è l’impatto positivo del progetto “Crocevia della Pace” sui legami diplomatici, culturali e politici tra i diversi popoli della regione. L’aumento del commercio e dei trasporti tra i paesi può contribuire alla creazione di condizioni favorevoli alla comprensione reciproca e alla pace. 

I principi fondamentali del progetto “Crocevia della Pace” offrono standard ideali di relazioni paritarie nella regione”, ha concluso Gerolf Anemans, aggiungendo che, naturalmente, ci sono sfide molto serie legate al progetto “Crocevia della Pace”, il più grande dei ovvero la mancanza di volontà da parte dell’Azerbaigian e della Turchia di impegnarsi in una pace stabile e duratura e di lavorare per raggiungere questo obiettivo con altri partner, come l’Armenia.

Carlo Coppola