Adorazione_magi

“Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi Lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e Gli offrirono in dono Oro, Incenso e Mirra”. (Matteo 2,11).-

Chi sono questi tre Re Magi (o Maghi)? E perché donano a Gesù Bambino: Oro, Incenso e Mirra?-
Per poter intendere questo prezioso passo del Vangelo di Matteo, come del resto tutta la Sacra Scrittura, è necessario andare oltre il velo della lettera, perché, come afferma S. Paolo “la lettera uccide, lo Spirito dà vita” (2 Cor.3,6).

Quindi la corretta e profonda interpretazione della Scrittura, seguita da tutti i Padri e dai dottori della Chiesa, è quella che andando oltre la lettera giunge al significato ultimo della Parola, che non è solo un modo più intellettuale di intendere, ma implica invece anche, e sopra tutto, la trasformazione interiore di chi cerca la Verità.

Il numero 3 innanzi tutto indica un modello di completezza del Principio che si manifesta, per cui il primo articolo della Fede Cristiana è l’Unità e la Tri-Unità di Dio, il Quale uscendo dalle tenebre della Non-Conoscenza, si polarizza nella Sua Ipostasi, cioè nel Logos, da cui derivano tutte le cose, e tale unione, o processo, che va dal Padre al Figlio, viene identificata nello Spirito Santo o Energia increata che pervade tutto l’Universo visibile e invisibile.

I Magi sono quindi tre, perché per via analogica riproducono in immagine la completezza del Principio ed essendo Magi (o Maghi) rappresentano la completezza della Scienza Sacra (l’alta Magia è cosa ben diversa da ciò che oggi si intende con questo termine), la quale rende tributo ed onore a Colui che è la Sapienza del Padre.

I Magi offrono al Signore l’Oro, che è il simbolo della Regalità; offrono l’Incenso che è il simbolo del Sacerdozio; offrono la Mirra che è il simbolo della Perfezione o della Incorruttibilità dell’Uomo Primordiale, di cui il Cristo ne è il prototipo.
Tale triplice offerta, nella sostanza, altro non è che il riconoscimento che la Scienza Sacra, rappresentata dai Magi, fa della esistenza di tali qualità primarie nel Dio-Uomo Gesù Cristo.

I tre doni dei Magi, le tre qualità essenziali dell’Io Vero, all’uomo vengono trasmessi con il Rito del Battesimo, per cui il Rinato dalle acque ha in sé queste tre potenzialità che è chiamato a sviluppare nel corso della sua esistenza, mediante l’aiuto di una giusta e corretta educazione spirituale.

In realtà il Rito del Battesimo non fa che rinnovare e rendere attuale, le possibilità che Dio aveva già dato all’uomo (a tutta l’umanità) prima della caduta. Difatti, nel libro del Genesi è detto: “Facciamo l’uomo a Nostra Immagine, a Nostra Somiglianza…”(Gen.1,26).

Se l’uomo contemporaneo, così afflitto dal disordine e dalla confusione, riuscisse a comprendere con il “Cuore” i passi su citati della Scrittura, risolverebbe ogni problema politico, economico ed esistenziale in genere, poiché riguadagnerebbe la sua dignità primordiale che appunto consiste di essere il Vicario di Dio nell’Universo creato.

Il suo “ORO” è nell’essere il Reggitore (e non lo sfruttatore) di tutto ciò che esiste;
il suo “INCENSO” è nel rapporto continuo, e quindi il suo nutrimento, con la Suprema Fonte dell’Energia, cioè con Dio;
la sua “MIRRA” è nella realizzazione della Perfezione umana, secondo quanto il Salvatore ha comandato: “Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste (Matteo 5,48).

Antonio Bosna