Il 16 maggio, ad Asti, la calata dell’arazzo di Ezio Gribaudo, tratto da Diari di New York
Il critico e curatore Roberto Mastorianni modererà l’incontro “Arazzi ad alto liccio oggi. Prospettive e sfide dell’arte contemporanea” con Paola Gribaudo, presidente dell’Archivio Gribaudo, Silvana Cincotti, storica dell’arte, e Massimo Bilotta, Ceo di Arazzeria Scassa.
ASTI. Alcune tra le più importanti figure del mondo dell’arte e della cultura convergeranno alle 18 di giovedì 16 maggio, ad Asti, nell’antica Certosa di Valmanera, sede di Arazzeria Scassa, per partecipare alla cerimonia della calata dal telaio dell’arazzo, tratto da un dipinto di Ezio Gribaudo.
In apertura dell’evento, il taglio dei fili di ordito dal liccio del telaio secentesco su cui ha preso forma la trama del prezioso arazzo (134×169 cm), tratto da una delle opere di Gribaudo raccolte nei “Diari di New York”.
Una esperienza, quella del viaggio newyorchese, che ha segnato un momento di svolta della sua produzione, come hanno rilevato illustri critici, tra cui Luigi Carluccio, che ha sottolineato: «Ho sempre riconosciuto, nelle opere di Gribaudo, il riverbero di una curiosità naturale, pronta a captare gli elementi della cronaca, oltre che quelli della cultura. Il riverbero dei momenti in cui, per esempio, il metter piede per la prima volta a Manhattan, l’inserirsi nelle prospettive del Rockfeller center, costituiscono fatti emozionali assai più vivi di tante pur amate teorie estetiche, e di tanti programmi di azione pittorica» (cit. da catalogo della mostra Ezio Gribaudo, Roma Galleria Pogliani 1965).
A seguire, si terrà una conferenza, moderata dal filosofo, curatore e critico d’arte Roberto Mastroianni. Sotto il loggiato del convento, per parlare di “Arazzi ad alto liccio oggi. Prospettive e sfide dell’arte contemporanea” interverranno Paola Gribaudo, presidente dell’Archivio Gribaudo e figlia dell’artista, la storica dell’arte Silvana Cincotti e Massimo Bilotta, amministratore delegato di Arazzeria Scassa.
La conferenza sarà occasione per conoscere più approfonditamente i segreti della tecnica di tessitura inventata da Ugo Scassa, per rendere al meglio la complessità e le sfumature dell’arte contemporanea, per scoprire la poetica e la sensibilità pittorica di Ezio Gribaudo, uno tra i più acclamati artisti ed editori d’arte del Novecento, scomparso nel 2022 – le cui opere sono conservate in numerosi musei, tra i quali il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il Museum of Imagination di Hudson (New York), la Peggy Guggenheim Collection e Ca’ Pesaro di Venezia, il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro – oltre che per approfondire il sodalizio tra i due, che ha portato alla realizzazione di numerosi arazzi tratti dai lavori dell’artista torinese.
Nato a Torino nel 1929, Ezio Gribaudo ha segnato la storia dell’arte del Novecento sia come artista capace di spaziare tra grafica, pittura e scultura, esplorando media diversi, sia come editore d’arte collaborando con Chagall, de Chirico, Fontana, Peggy Guggenheim, Miró, Moore, sia come promotore di grandi eventi culturali, soprattutto nel settore espositivo, come la mostra della Peggy Guggenheim Collection alla Gam di Torino.
In particolare, ci si soffermerà sulle opere legate a quel viaggio americano che, come ha scritto Franco Russoli, «non è certo restato senza effetto sulla sua ispirazione. Immagini simboliste, vive e persino acide di colori luminosi, sembra che cerchino una loro definitiva sistemazione nel quadro. Ma quello che è interessante e da mettere in rilievo, è il timbro personale con il quale il Gribaudo assume certe indicazioni di attualità pittorica: cioè la sua particolare sensibilità alla luce che si trasfigura in vibrazioni cromatiche, il fremito continuo di uno spazio pigmentato di accenti di colore. Una tenera emozione si spande così in questa pittura lieve e serena e domina ogni riferimento culturale».
Al centro del dibattito, anche le opportunità che gli arazzi contemporanei rappresentano per gli artisti, le sfide tecniche della loro realizzazione e l’interesse del collezionismo per questa preziosa forma d’arte applicata, di cui l’astigiana Arazzeria Scassa rappresenta l’ultima e la più dinamica espressione a livello europeo.
La partecipazione alla conferenza sarà libera.