Il dissenso politico-sociale e la censura nel mondo occidentale.

Francesco-Toscano

Riportiamo testualmente il comunicato di Francesco Toscano direttore di Visione TV.

“Intesa San Paolo prende ordini dal PD sui conti correnti da chiudere sulla base della geopolitica? Vi ricordate quando, qualche settimana fa, il marito di Pina Picerno (vice presidente PD del Parlamento europeo) scriveva sul giornale Linkiesta che Intesa San Paolo aveva chiuso il conto corrente di Visione Tv in quanto filo russa (!) perché aveva pubblicato un articolo di Putin del 2019 come libro? Ebbene, all’epoca dell’articolo, la notizia non sembrava trovare riscontro nella realtà. Il conto corrente era fino a ieri aperto e funzionante. Però, proprio ora, Banca Intesa ha comunicato a Visione TV la chiusura unilaterale del conto corrente, senza specificarne le motivazioni, che sono evidentemente politiche. Infatti, Visione Tv ha osato pubblicare un libro che spiega le ragioni culturali di unità del mondo russo e ucraino scritto da Putin senza sposare la solita propaganda del totalitarismo globalista liberista proteso alla guerra ed ha addirittura osato documentare reportage in Donbass per raccontare da vicino il conflitto. Se poi si vuole aggiungere che Visione TV ha anche stampato libri e presentato punti di vista a favore di Trump e Musk siamo “fritti”. Insomma, cosa serve ancora per far capire alla gente che i veri fascisti sono proprio quelli che si riempiono la bocca ogni giorno dell’antifascismo da passerella? Il PD è il nuovo fascismo. Chiediamo a tutta l’opinione pubblica, ai pochi giornali non pagati dalla CIA di Biden e dalla UE della Von der Leyen, alle forze politiche realmente democratiche di schierarsi e solidarizzare contro questa porcheria politica fatta da una delle banche che ha avuto il massimo di extra profitto spremuto al popolo italiano: Banca intesa che prende ordini dal vero partito fascista italiano, il PD, servo delle multinazionali, la grande finanza, della UE e della guerra. Chiediamo anche un intervento del governo Meloni che non può permettere che nel nostro Paese si attui una restrizione così severa delle libertà democratiche. Pensano di fermare la nostra battaglia per la libertà di espressione in questo modo, in realtà non fanno altro che rafforzarci. Ma è tutto comprensibile: sono nervosi perché stanno perdendo”.

Leggendo queste righe di Toscano, ricordando che è ancora in essere una sorta di ban nei confronti dei cittadini russi regolarmente residenti in Italia ai quali è vietato aprire i conti correnti bancari, viene in mente per l’ennesima volta il conflitto in essere nel mondo occidentale tra le Istituzioni Europee e il mondo del dissenso politico-sociale, il mondo di chi esprime coraggiosamente punti di vista alternativi. 

Un discorso che recentemente ha coinvolto anche la Agenzia Governativa Americana USAID, la quale secondo indiscrezioni avrebbe “investito” ben 50 miliardi di dollari per creare una rete di conduttori televisivi, giornalisti, politici e funzionari “compiacenti” su temi molto cari al mondo progressista/globalista. Da queste rivelazioni e indiscrezioni parrebbe che questa rete avesse il compito di diffondere news tese a condizionare l’opinione pubblica su vicende scottanti quali la guerra in Ucraina, la propaganda woke, il cambiamento climatico e altri temi minori.

Lo scandalo USAID, non è l’unico esempio di lotta al dissenso. Notiamo infatti come fosse stato preceduto negli ultimi mesi dalla questione delle elezioni in Romania, annullate per presunte ingerenze russe e commentate con sarcasmo e durezza nei confronti della Unione Europea persino dal Vice Presidente Americano Vance: “Se la vostra democrazia rischia di essere distrutta con poche centinaia di migliaia di dollari di pubblicità digitale proveniente da un Paese straniero, allora non è molto forte fin dall’inizio”. Un altro esempio sono le proteste di piazza organizzate in poche ore a difesa dell’Europa in Moldavia e Georgia.

Sempre Vance ha continuato a dissentire sulla censura Europea con altre parole: “Per molti di noi dall’altra parte dell’Atlantico, sembra sempre più che vecchi interessi consolidati si nascondano dietro parole di era sovietica come ‘disinformazione’, semplicemente perché non accettano l’idea che qualcuno con un punto di vista alternativo possa esprimere un’opinione diversa. Esprimere opinioni non è mai una interferenza elettorale, anche quando le persone esprimono opinioni al di fuori del proprio Paese e anche quando queste persone sono molto influenti”. Per concludere con questa frase: “Sotto la guida di Donald Trump, potremmo non essere d’accordo con le vostre opinioni, ma combatteremo sempre per il vostro diritto di esprimerle pubblicamente”, dando una lezione alla Voltaire a tutto il parterre di personaggi presenti.

Per tornare a casa nostra fa rumore il caso di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e  leader politico del Movimento Indipendenza! che qualcuno identifica come una sorta di “prigioniero politico” per aver manifestato idee alternative sulla guerra in Ucraina e Palestina o sulle politiche socio-economiche della Unione Europea.

Prima ancora possiamo segnalare l’ostracismo dei media nei confronti del professor Orsini, reo di aver esposto le sue tesi da studioso, scomode per qualcuno ma in fin dei conti plausibilissime sulla geopolitica mondiale.

Insomma ci chiediamo dove andremo a finire, dato che con l’avvento della nuova amministrazione Trump pare che questo conflitto stia diventando sempre più cruento e divisivo, incarnando, il Presidente Trump, egli stesso, una visione del mondo diversa dal recente passato.

Memento audere semper! Verrebbe da dire, per concludere, che osare un pensiero alternativo dovrebbe essere una ricchezza per la democrazia e non un limite, che sia a casa propria o nelle Istituzioni Internazionali.

Francesco Di Sario