Il Divenire e la Voce dello Spirito
La vita che si vive ordinariamente è immersa in un flusso continuo di cose da fare.
Il pensiero corre di qua e di là senza posa e facilmente si avverte la stanchezza e il nervosismo; a ciò si aggiunge il grande condizionamento che operano le notizie dei mass media, in gran parte negative: delitti giornalieri, spesso commessi nelle mura domestiche, guerre continue in varie parti del mondo, il rincaro continuo dei beni, i flussi migratori in aumento, il lavoro che manca, lo sbandamento di buona parte della gioventù, la divisione nelle famiglie e anche all’interno della Chiesa Cattolica…
La reazione naturale a tale stato di cose, di solito è l’evasione nel divertimento, nei sogni erotici, nel continuo cercare l’opportunità di andare in vacanza e in tante altre cose effimere di questo mondo.
L’esistenza umana, sia che venga vissuta nei tanti impegni quotidiani, che nei momenti di evasione, si svolge in un continuo cercare qualcosa che non si ha, o che si crede di non avere, in cui la mente è come chiusa in una gabbia, di cui peraltro non si ha vera coscienza, anche se ci si lamenta spesso e volentieri dei limiti della propria vita ordinaria.
Tutto ciò costituisce la potenza del divenire, che nella considerazione della stragrande maggioranza dei soggetti, viene sentita come la Realtà concreta, da cui non si può fuggire.
Tale modo di pensare e di vivere deriva da molto lontano, esso ha radici ancestrali e si è sedimentato nella cultura dei popoli che hanno dimenticato il retaggio del mondo della Tradizione, che tra i tanti insegnamenti ha cercato di riportare alla memoria che: “duo sunt in homine”, nell’uomo esistono due nature, la Natura Terrestre e la Natura Celeste.
Per comprendere bene questa dottrina, bisogna imparare a fermare il flusso del Divenire, all’interno del proprio Cuore, cosa possibile se si riuscisse a riflettere che lo stato di riposo della mente è lo stato originario dell’Essere.
“Solo in Dio riposa l’anima mia…” così inizia il salmo 62 e il salmo 23 aggiunge “il Signore è il mio pastore non manco di nulla…”
Nel profeta Isaia è detto: “abbiamo una Città Forte; Egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo. Aprite le porte: entri il popolo giusto che si mantiene fedele. Il suo animo è saldo; Tu gli assicurerai la pace, pace perché in Te ha fiducia. Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una Roccia Eterna..” Is.26,1-4. Ancora, il Signore Gesù dice: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?… Cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta..” Matteo 6,25; 33.
Questi passi delle Sacre Scritture, insieme a molti altri, se compresi nel loro significato interiore, altro non sono che vari insegnamenti provenienti dall’Alto, i quali riportano alla memoria dell’uomo che il mondo del Divenire è una illusione, anche se sembra il contrario.
“Passa la scena di questo mondo..” dice S. Paolo in 1 Corinti 7,31; tutto ciò che ha avuto inizio nel tempo è destinato a finire, perché il tempo tutto distrugge, il che equivale a dire: il Divenire tutto travolge!
Ma l’uomo nella sua totalità non appartiene al Divenire, nella recondita caverna del Cuore è racchiuso il germe della Immortalità che attende di fiorire e di fruttificare attraverso la Iniziazione al Grande Mistero dell’Essere.
A tanto però, si giunge attraverso una Rivoluzione Interiore che può fare chi è dotato di una vera Vocazione, chi sa far tacere i rumori del mondo e sa ascoltare e accogliere la segreta Voce dello Spirito.
Antonio Bosna