Il nostro Dio e’ un Dio geloso

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“Non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’eterno, l’iddio tuo, sono un dio geloso che punisco l’iniquità dei  padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano” ( Es 20.5 ; Dt 9). 

Ma a quanti idoli col passare dei secoli l’uomo si è chinato abbandonando la legge divina? E’ arrivato addirittura a incidere sulla sua pelle immagini di creature , divinità, simboli religiosi e non,  contravvenendo alla Parola del Signore che esorta: “Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore” (Levitico 19,28).

Come gli israeliti si fecero un vitello d’oro per adorarlo, così ai nostri giorni molti si volgono all’idolatria acquistando amuleti, adornando la propria casa con oggetti esoterici che “sono abomini per il Signore”, in quanto  violano il primo comandamento: “il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore, e amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”.

Anche un numero cospicuo di battezzati lontani dai sacramenti si prostra a tali idoli aprendo la porta  all’avversario, il cui fine è indebolire la fede del credente e rapirlo dalle mani di Dio, strapparlo dalle sue mani.

Come difendersi?

Dall’ateismo alla superstizione, all’idolatria, all’occultismo e quindi al satanismo il passo è breve.

L’ esorcista Padre Gabriele Amorth nelle sue numerose conferenze, libri ed interviste suggerì che  “per sfuggire alla schiavitù dell’occultismo fosse necessario il ritorno a Dio, servire il Dio vivente”. Con grande rammarico riconobbe che la “maggior parte degli italiani sono dei pagani battezzati ignoranti della Parola di Dio… basti vedere i frutti delle loro azioni: aborti, divorzi,contraccezione,corruzione a tutti i livelli. Sembra –  continua P.Amorth –  che alla maggior parte della gente non interessi più la religione. Alcuni dicono: “Sono religioso a modo mio” ; “Credo, ma non sono praticante”; “Credo in Gesù Cristo, ma non credo nei preti”. La legge morale è scomparsa. Inoltre alcuni teologi e biblisti non credono più negli esorcismi, nell’azione degli spiriti malvagi , scandalizzando clero,  sacerdoti ,vescovi e anche il popolo. 

Quindi non sottomettendosi al Magistero della Chiesa si crede ciecamente ai veggenti, a quanto si dice in televisione, a quello che scrivono i giornali, s’incontrano santoni, o si passa ad altre fedi. Non c’è da meravigliarsi di tutto questo se si pensa che nei seminari non si parla più del diavolo e tantomeno di esorcismi. E’ rimasto qualcuno che nelle prediche proibisce di frequentare i maghi e di guardare  spettacoli di magia in televisione parlando dei pericoli a cui si espongono?

Mons. Gemma, nella sua lettera pastorale del 29 giugno 1992, in cui istituisce gruppi di preghiera di liberazione scrisse: “Credo che faccia parte del ministero sacerdotale ascoltare tutti i fedeli con pazienza grande, grande. Tutto deve essere sottoposto a sano discernimento da parte dei pastori. Ma mai, mai, mai un’anima in pena, magari inconsapevolmente vessata dal maligno – non è forse il suo mestiere? – può essere trattata con superficialità, minimizzando i suoi problemi o, peggio, rifiutando di ascoltarla. Non faceva così Gesù… e  –  continua con un’osservazione veramente tremenda –  non sanno i ministri sacri che proprio la loro indifferenza costringe spesso i semplici e sprovvisti a ricorrere a maghi e fattucchiere, o ad altre pratiche aberranti, che sono, ahimè, lo strumento privilegiato per l’intervento del demonio e il suo trionfo? Non stancatevi di tenerne lontani i nostri fedeli!”.

Se non si evangelizza, non s’informa e non si ascolta la gente, cosa rimane? L’occultismo offerto dai mass media per attirare quanti si trovano in condizioni di fragilità e di bisogno rischiando di perdere la propria anima. A tal proposito invito alla lettura del primo capitolo della lettera ai Romani , redatta venti secoli fa: qualcosa è cambiato?

Cinzia Notaro