Il “pensiero che guarisce”

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Con il termine “pensiero”di solito si intende l’attività logico-razionale della mente. In realtà quando il pensiero costruisce una frase logica, che in seguito il soggetto esprime con parole, scritti, gesti o azioni, compie un’operazione secondaria, che può definirsi pensiero pensato (o anche morto). Se si considera con attenzione, il pensiero, prima di essere cerebrale, cioé logico-razionale, è una Potenza di per sé indefinibile ed inafferrabile; è qualcosa che potremmo definire: “pensiero vivente” che preesiste al momento cerebrale, che ne costituisce una sua delimitazione e quindi un impoverimento. Se si osserva la struttura delle anse cerebrali, risulta subito evidente, a chi ha l’occhio addestrato a certe cose, la sua stupefacente simiglianza alla figura del labirinto. Il labirinto è un simbolo di un percorso pericoloso all’interno di un antro misterioso in cui è facile perdersi, se non si possiede una guida sicura.

Nel mito greco Teseo riesce penetrare nel labirinto di Creta e giungere al suo centro dove affronta ed uccide il mostro, chiamato Minotauro, grazie all’aiuto di Arianna che gli fornisce il filo che lei sorregge da un capo. Interpretando il simbolismo racchiuso in tale mito, si può intendere l’eroe Teseo come la ragione che percorre il sentiero pericoloso verso il suo sub-conscio, dove abita il Minotauro che rappresenta l’insieme degli elementi passionali che albergano nell’intimo dell’individuo. Difatti lo stesso termine “Minotauro”significa il toro (la parte istintivo-passionale) di Minosse, cioè del Manas sanscrito, equivalente della Mens latina o ragione. In realtà Teseo deve soggiogare, più che uccidere, il Minotauro, in quanto la potenza istintuale dell’uomo è una grande energia che va convertita e non annientata. Tale operazione, però, di natura iniziatica, è possibile solo con l’aiuto di una Forza trascendentale, rappresentata dalla dea Arianna e che sta al di fuori del labirinto.

Ritornando alla natura della Forza-Pensiero, o Pensiero Vivente, questo lo si può comparare alla dea Arianna che fornisce il filo, il metodo, a Teseo, la ragione logica o pensiero pensato, per poter trasformare il potere, altrimenti distruttivo, della Forza istintuale ed emozionale, in energia positiva, cioè nel pensiero che guarisce.

Molti studi scientifici moderni, sia nel campo della psicologia, che delle neuroscienze, stanno confermando le antiche intuizioni del pensiero magico-religioso, secondo le quali è nel pensiero, intendendo nella Forza-Pensiero o Pensiero Vivente, la causa prima del male o del bene, a seconda che questo sia riuscito o meno a convertire gli istinti e sentimenti negativi e distruttivi (l’odio, l’invidia, la cupidigia, la gelosia, il desiderio, ecc.) in energie positive e costruttive. A tal fine enorme importanza ha la preghera fatta con intensità, la meditazione e la contemplazione, che rappresentano tre fasi successive di distacco consapevole da tutto ciò che è mutevole e transeunte, al fine di realizzare l’unione con l’assoluto.

Antonio Bosna