In cammino verso Natale, Cristo nasce, rendete gloria.
Proseguiamo nel nostro cammino verso il Santo Natale attraverso le parole dei pastori della Chiesa di Cristo. Questa volta proponiamo la lettura dell’omelia che il Metropolita greco-ortodosso di Oslo, Kleopas, ha riservato ai suoi fedeli alla vigilia della festa dell’Ingresso di Maria nel Tempio.
“Domani la nostra Chiesa celebra l’Ingresso della Madonna nel tempio, cantando: “Il purissimo Tempio del Salvatore, la preziosa Camera e Vergine, il sacro Tesoro della gloria di Dio, oggi è introdotto nella casa del Signore, porta con sé la grazia dello Spirito, gli Angeli di Dio cantano questo: lei è la tenda iperceleste”. La tenda celeste è la Theotokos, che si è fatta vaso della nostra salvezza, poiché in essa si è fatto carne il Figlio e il Verbo di Dio.
Per questo celebreremo l’Incarnazione del Dio-uomo tra poche settimane, nel giorno di Natale, e da domani all’Orthros la Chiesa ci invita a cantare “Cristo nasce, rendete gloria”, perché possiamo prepararci spiritualmente alla Nascita di Cristo, come la Vergine stessa, con il suo Ingresso nel tempio e la sua permanenza in esso, fino alla sua Annunciazione da parte dell’arcangelo Gabriele, si è preparata a diventare lo strumento della Grazia di Dio.
Dalla festa dell’Ingresso in poi si dispiega e si rivela il disegno di Dio per la salvezza del genere umano. Domani, “la preziosa Camera e Vergine”, la giovenca di tre anni, il tempio donato da Dio, la Theotokos, nel Tempio del Signore viene portata. Pertanto, il cielo e la terra festeggiano e il Santo dei Santi gioisce, accogliendo Colei che si prepara a diventare il trono umano della divina inabitazione e presenza di Cristo nel mondo.
Un giorno prima dell’Ingresso della Vergine nel tempio, tutti noi abbiamo intronizzato e introdotto nel pansetto e nella rinnovata cattedrale metropolitana di Oslo, sopra e in alto, nella nicchia del Santo Vima, il grande affresco a grandezza naturale della Madonna, trono, regina e platitera dei cieli, circondata dai profeti, che profetizzarono sull’economia divina e sulla nostra salvezza, per coprirci tutti.
Insieme alla Vergine Maria sono stati collocati gli affreschi di otto santi gerarchi, il Cristo in trono, con i simboli degli Evangelisti, come profetizzato da Gioele. E in mezzo, il Mistero della nostra salvezza, la presentazione del Corpo e del Sangue di Cristo ai santi apostoli.
L’agiografia, e in effetti una pittura murale come arte, appare con l’istituzione dello stato bizantino. Per la Chiesa ortodossa l’immagine è il linguaggio che esprime i suoi dogmi. L’agiografia trae i suoi temi sia dall’Antico che dal Nuovo Testamento, dalla vita di Cristo e della Vergine Maria, dalla vita dei santi, presentando tutti quegli eventi dell’Economia Divina che conducono ognuno di noi al Regno dei Cieli.
L’iconografia delle chiese non è decorativa, ma istruttiva, essenziale e spiritualmente benefica. Guardando l’immagine del santo, vediamo volti familiari e santificati a cui cerchiamo di assomigliare. San Giovanni Damasceno ci dice che “il culto dell’icona è verso il prototipo” (l’originale, il rappresentato, n.d.r.).
Per questo motivo, abbiamo proposto al consiglio ecclesiastico di Oslo, dopo i lavori di ristrutturazione della nostra Chiesa metropolitana, che l’iconografia proceda per sezioni, insieme al resto dei lavori di ristrutturazione, in modo che la chiesa possa essere ulteriormente “bizantinizzata”, abbellita per diventare un gioiello della nostra tradizione, qui al Nord, luogo di cui fa parte anche la sua agiografia.
Poi, dopo la pittura e l’installazione degli affreschi, negli ultimi 8 anni, all’Eremo di San Nicola a Rettvik, in Svezia e l’installazione di 36 affreschi nella Cattedrale di San Giorgio a Stoccolma, sarà la volta della nostra Cattedrale Metropolita di Oslo, che sarà dipinta dalla troupe di illustri agiografi, come i signori Michael e Dimitrios Androutsou, che insieme al loro illustre partner Mr. Spyridon Metsis, hanno viaggiato la scorsa settimana dalla Grecia a Oslo e hanno supervisionato la collocazione delle rappresentazioni nel Santo Altare, che hanno preparato nel loro laboratorio, a Ioannina.
Sono profondamente grato e mi congratulo con il Superiore della Chiesa Metropolitana di Panosiol, Archimandrita Alexandros Loukatos, il Reverendissimo Tesoriere P. Massimo, gli onorevoli membri del consiglio ecclesiastico, i donatori degli affreschi, ma anche con gli agiografi, per l’impressionante risultato e sono certo che, con l’aiuto di tutti, le nuove rappresentazioni agiografiche saranno presto installate.
Fratelli miei, celebriamo l’Assunzione della nostra Vergine Maria, ci rallegriamo del progresso spirituale della nostra Comunità ad Oslo, ci rallegriamo dell’abbellimento della nostra chiesa, ci rallegriamo della comunione tra di noi. La festa di domani sia occasione per preparare i propri “ingressi” al tempio.
Vediamo, mentre entriamo nel tempio per le funzioni, lassù sul Santo Altare la Madonna Theotokos e attingiamo forza dal suo caldo abbraccio, noi suoi figli. Quando varchiamo la soglia della Chiesa, sentiamo che stiamo entrando in un altro mondo, nel Regno dei Cieli!
Insieme ai miei migliori auguri e ringraziamenti per questa storica iniziativa, vi auguro un paterno e sincero Buon Natale!”