La Bulgaria ricorda la liberazione dal dominio ottomano

alexander-ii-emperor-of-russia-from-1855-to-1881-czar-liberator-4d339c-1024

In questi giorni, tra il 4 e il 5 gennaio, ogni anno, la Bulgaria ricorda l’anniversario della liberazione dal dominio ottomano grazie all’intervento dell’esercito imperiale russo nel 1878.

Tra gli eventi commemorativi, quest’anno, l’Unione nazionale “Edinenie”, il Distretto “Nadezhda” e la Associazione “Balcani Uniti”, hanno organizzato una rievocazione storica, con la partecipazione di oltre un centinaio di persone, delle tre battaglie nei villaggi di Sarantsi, Dolni Bogrov e Vrazhdebna con l’ingresso delle truppe russe e del generale Gurko su un cavallo bianco a Sofia,  permettendo agli spettatori di poter immaginare come si sono svolti i combattimenti: la ricognizione, la cattura dei prigionieri e gli interrogatori, l’addestramento dell’artiglieria, le azioni della fanteria, e come venivano prese d’assalto e catturate la postazioni del nemico.

Come riportato da Radio Bulgaria, il sindaco dell’area metropolitana di Nadezhda, Dimitar Dimov, ha affermato che lo scopo di queste rievocazioni storiche è mostrare ai bambini come la storia può essere maestra per affrontare il futuro: “Sono convinto che trasmettendo l’orgoglio del suo glorioso passato alle generazioni più giovani, saremo in grado di formare cittadini che costruiranno con fiducia un futuro migliore per la Bulgaria”.

Alle celebrazioni civili si sono aggiunte anche quelle religiose. Il Patriarca di Bulgaria, Daniil, ha celebrato la Divina Liturgia. Hanno concelebrato con Sua Santità il secondo vicario della Metropolia di Sofia, il vescovo Isaac di Velbudzh, il rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia e rettore del Metochion patriarcale di Sofia, l’arciprete Vladimir Tyshchuk, il rettore della la cattedrale, l’archimandrita Vasily e il clero della Metropolia di Sofia. Durante le funzioni religiose sono stati commemorati lo zar-liberatore imperatore Alessandro II, il generale Joseph Gurko e tutti i soldati ortodossi russi e bulgari che hanno dato la vita sul campo di battaglia per la liberazione della Bulgaria.

Come pure riportato dal sito del Patriarcato di Mosca, al termine della funzione, il primate della Chiesa ortodossa bulgara si è rivolto ai fedeli ricordando, in particolare, l’impresa dei soldati del distaccamento del generale Gurko e l’aiuto dei residenti locali che non permisero all’esercito ottomano, contrariamente alle sue intenzioni, di bruciare la città e uccidere quante più persone possibile, come fu fatto a Stara Zagora e in altri insediamenti. Nel suo discorso ha parlato della necessità di onorare con gratitudine la memoria dei liberatori, soldati russi e milizie bulgare, e di utilizzare il dono della libertà per non cadere nella schiavitù delle paure, delle passioni, dell’odio e delle divisioni precisando che “Non possiamo essere considerati liberi se, a causa di circostanze politiche e paure, abbiamo paura di esprimere la nostra gratitudine a coloro che hanno dato la vita su questa terra”.

Paolo Scagliarini