La vita nascosta

“Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è un grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli Inferi..” (da una antica Omelia sul Sabato Santo).

Una interpretazione interiore del Sabato Santo, in cui il Cristo discende negli Inferi per liberare i nostri progenitori colà tenuti in catene, andando alquanto al di là dalla lettera, ci induce a riflettere sul significato della “vita nascosta”.

L’Universo interiore dell’uomo è di gran lunga più esteso e profondo della realtà esteriore, ma purtroppo è un Universo oscuro alla gran parte degli individui che vivono solo nella dimensione materiale dell’esistenza, racchiusi in questa come in una gabbia dorata costruita dall’illusione della mente.
Vi è una vita apparente, quella che viene intessuta dagli interessi ordinari e più vite nascoste, quelle appartenenti a pensieri e a stati d’animo che non vengono palesati per via di una possibile disapprovazione da parte degli “altri”. Tale è la situazione di tantissimi individui i quali vivono come in una spaccatura del proprio essere.

Vi è però anche, sia pure in rari casi, la “Vita nascosta nello Spirito”, cioè la vita di quei pochi che cercano di percorrere la “Via Stretta” la quale conduce ad una progressiva illuminazione dell’Universo interiore, che per i più rimane inesplorato e quindi sconosciuto perché incute un certo timore nell’approcciarsi ad esso.

Chi intende vivere la “Vita nascosta nello Spirito” deve imparare a scendere nella profondità del proprio essere seguendo il paradigma del Cristo, cioè deve scendere negli Inferi, il che equivale all’esplorazione del sub-conscio in cui vivono le antiche Energie, i Patriarchi e i Profeti, che attendono di essere liberate dalla Potenza dello Spirito; il che equivale all’espansione illimitata della coscienza, opera questa dell’Io Vero, il Dio che è in noi.

Antonio Bosna