L’Arcivescovo di Cipro mediatore tra Mosca e Costantinopoli
I problemi e le tensioni tra Mosca e Costantinopoli, specie con riferimento al riconoscimento dell’autocefalia della chiesa ucraina, potrebbero trovare nell’Arcivescovo di Cipro un mediatore.
E’ quanto trapela da una intervista rilasciata dall’Arcivescovo… ad una testata online : “Credo che come Chiesa di Cipro siamo disposti a proseguire l’opera avviata dal compianto Crisostomo 2° (suo predecessore, n.d.r.), il cui compimento è stato impedito dalla malattia. Si è offerto di mediare tra le due Chiese al fine di trovare una soluzione comune. Noi abbiamo buone relazioni anche con Mosca. certo abbiamo chiesto il suo aiuto Credo che abbiamo la buona volontà come Chiesa di Cipro di continuare ciò che il beato Arcivescovo, Chrysostomos II, aveva fatto e che purtroppo la malattia non gli ha permesso di portare a termine. Si è offerto di mediare tra le due Chiese per trovare una soluzione comune. Abbiamo anche avuto buoni rapporti con Mosca. Infatti le abbiamo chiesto il suo aiuto, è intervenuta anche presso il governo della Russia, ci ha aiutato anche nella questione di Cipro. La loro Chiesa è intervenuta, su richiesta della nostra stessa Chiesa. Quindi non abbiamo alcun problema con loro. Ma quello che abbiamo appurato è che la legge è attualmente dalla parte del Patriarcato ecumenico. Tutti i sinodi ecumenici che sono stati istituiti, prima che i russi diventassero cristiani, hanno dato regole, e alcuni diritti al Patriarcato ecumenico. Hanno riconosciuto l’autocefalia del Patriarcato e del clero della Chiesa di Cipro, definito diritti e doveri di queste Chiese autocefale. È il Patriarcato ecumenico che ha dato l’autocefalia alla Chiesa di Russia e alla Chiesa di Grecia, Serbia, Romania, Bulgaria, Albania. Con questa autocefalia diede anche un testo che affermava i limiti di queste Chiese autocefale, ma anche i diritti dei loro superiori. Pertanto, nei limiti che ha dato all’autocefalia della Chiesa di Russia, l’Ucraina non esiste. È diritto del Patriarcato ecumenico conferire l’autocefalia a uno Stato che ha ottenuto la sua indipendenza, con le regole attualmente in vigore, che sono state imposte da fonti autorevoli, dai Sinodi ecumenici.
Paolo Scagliarini
Non poteva mancare la domanda sul ruolo che la Chiesa di Mosca rivendica: quale Terza Roma la guida del mondo ortodosso.
Credo che sia una filosofia che ha avuto inizio nel 19° secolo con la quale si collegava la popolazione di uno Stato alla ruolo guida dell’Ortodossia. Mai, però, nella Chiesa le cose hanno avuto riguardo alla quantità. Il primato del Patriarcato è di primo tra pari. Non ha a che fare con nient’altro. Penso che, con la buona volontà, si potrà trovare una soluzione e ho detto che possiamo mettere a disposizione noi stessi, in forza delle buone relazioni che abbiamo con le due Chiese.