L’Immacolata Concezione

Con la bolla “Ineffabilis Deus” il papa Pio IX nel 1854 istituì il dogma dell’Immacolata Concezione,secondo il quale Maria Santissima venne preservata da Dio ab aeterno , dal peccato originale.

Il dogma dell’Immacolata Concezione, come tutti i dogmi, ai quali il credente deve aderire per Fede, ha la sua base nella Scrittura.

Difatti nel Vangelo di Luca si narra dell’Arcangelo Gabriele che viene inviato da Dio alla Vergine Maria per annunciarle che avrà un figlio di nome Gesù e alle parole di Maria “come è possibile, non conosco uomo”, l’Arcangelo le risponde:

“Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la Potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc 1. 34-35).

Maria, una ragazza palestinese di non più di quindici anni, per opera dello Spirito Santo diviene dunque la Santa Madre di Dio, per cui necessariamente immune dal peccato originale.

Per comprendere, per quello che è possibile con la umana ragione, questo avvenimento fondamentale per la Religione Cristiana, bisogna tener presente che la Scrittura ha molte chiavi di lettura, e giusto per fermarci alla tradizione dei Padri della Chiesa, di Origene in particolare, ma anche di S. Tommaso d’Aquino e di Dante, i sensi delle Scritture Sacre sono almeno quattro: il letterale, il morale, il teologico e l’anagogico, detto anche sovra-senso.

Tenendo presente quanto sopra detto, una possibile interpretazione della “Immacolata Concezione” potrebbe farsi con il riferimento ad altre tradizioni spirituali del mondo, poiché Dio non ha lasciato nessun popolo senza traccia di Sé, difatti esiste una Unità trascendente tra le Religioni, al di là delle varie forme assunte nelle diverse culture umane.

La scelta di Dio di Maria Santissima, in realtà è una scelta fatta ab aeterno; nella giovinetta di Nazareth di duemila anni fa si incarna la Sostanza Primordiale, quella che nel sistema Sankya dell’Induismo è chiamata Prakriti, la quale su impulso di Purusha, lo Spirito, genera tutte le cose.

Da tale punto di vista metafisico, Maria è Vergine e Madre; come Vergine è la Sostanza indifferenziata della manifestazione universale.

Come Madre è la Sostanza diversificante, si potrebbe dire la causa efficiente delle cose manifestate.

Secondo i Padri della Chiesa, Maria Santissima, dopo Dio, è la Potenza più grande dell’Universo, per questo la Chiesa da sempre le ha tributato un posto di onore nella trasmissione dell’insegnamento della Fede.

“Più pura degli splendori solari” dice una preghiera ortodossa, e nell’Apocalisse di Lei si dice: 

” E nel Cielo apparve un segno grandioso: una Donna vestita di Sole,con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Apocalisse 12, 1).

Antonio Bosna