Musica bizantina. Intervista a Dionysios Stamatopoulos

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Dionysios Stamatopoulos è nato a Patrasso in Grecia nel 1978 da p. Athanasios e Evagghelia Stamatopoulou. Oggi è sacro salmista nella Metropolia di Patrasso, autore di opere relative alla musica sacra bizantina, amministratore del sito kalofonikomelos.gr . Abbiamo quindi posto al signor Stamatopoulos alcune domande per i nostri lettori relativamente alla preziosa musica bizantina.

Signor Stamatopoulos cos’è per lei la musica e in particolar modo la musica bizantina?

La musica, al di là delle regole, dello studio e della pratica, è principalmente uno stile di vita. L’armonia che emerge attraverso i suoni, le scale, i ritmi e l’espressione artistica, è un elemento che permea l’intero essere del musicista e ne sigilla l’esistenza. Soprattutto la musica bizantina è l’arte che per eccellenza loda la grandezza di Dio secondo la tradizione che ci è stata tramandata dai grandi compositori dal periodo bizantino ad oggi nonché dai grandi interpreti del XX secolo dei quali abbiamo le prime registrazioni. Quest’arte utilizza come unico strumento la voce umana, il più perfetto di tutti gli strumenti, e attraverso il piacere che offre all’orecchio del credente, cerca di accompagnare la sua mente e tutta la sua esistenza davanti al Dio Uno e Trino.

Quanto importante è stata la presenza di suo padre nella scelta di approcciare la musica bizantina?

Posso dire con tutta certezza di essere un uomo benedetto da Dio poiché mio padre biologico, il compianto padre Athanasios Stamatopoulos, era  dedito alla divina opera di sacerdote ed aveva grande amore e zelo per il canto e soprattutto per il tipikon della Chiesa che aveva approfondito con gli studi.

Dalla mia infanzia crescendo nella parrocchia di Agios Panteleimonos, sobborgo di Patrasso, dove mio padre ha servito come pastore fino alla fine della sua vita terrena, ho imparato a leggere le sacre scritture, a seguire senza eccezioni il tipikon della Chiesa e, naturalmente, a cantare in anche un modo tradizionale, come pure lui amava, gli inni divinamente ispirati.

Inoltre, il suo lavoro di scrittore e le sue trasmissioni alla stazione radiofonica e televisiva della Chiesa di Patrasso, sono stati fonte di ispirazione per me e per molti altri per affrontare in modo approfondito questioni relative al culto divino e, naturalmente, alla musica bizantina nonché per impegnarmi nel settore dell’editoria libraria.

Effettivamente, il contributo del beato p. Athanasios al mio impegno è stato non solo importante, ma sicuramente il suo esempio e il suo insegnamento hanno costituito un fattore catalizzatore nelle mie scelte. In tal senso voglio ancora una volta “In ricordo eterno” esprimere pubblicamente la mia gratitudine per ciò che mi ha offerto con il suo esempio e il suo insegnamento.

Quando canta, cosa sente?

Il tempo dell’esecuzione dell’arte del canto durante il Culto Divino è per il cantore un momento durante il quale cerca di svuotarsi di tutti i pensieri che lo distraggono dalla corretta esecuzione dei salmi e dalla lode al Signore.

L’obiettivo è concentrarsi completamente su quest’opera in modo che il risultato sia il più uniforme possibile e che esca dal cuore. Quando ciò accade, che è in larga misura un dono divino, allora sento tutto il mio essere inondato dall’armonia con cui il Signore ha creato la creazione e così la mente si contrae ai significati divini e si rende conto di quanto sia piccola per capire tanto da lasciare quest’opera nel cuore che solo può sentire esistenzialmente l’infinito e l’inesprimibile della Divinità.

Sono in tanti a voler imparare la musica bizantina?

Lavorando con la piattaforma di apprendimento online che ho creato, mi sono reso conto che coloro che vogliono imparare la musica bizantina sono molto più numerosi di quanto pensassi inizialmente. Persone di tutto il mondo che sono legate alla Chiesa ortodossa e in particolare al modo di cantare così come si è formato in Grecia negli ultimi secoli; hanno sete di imparare l’arte di San Giovanni damasceno e ora, con le lezioni online possono scegliere di prendere lezioni da un insegnante a loro scelta indipendentemente dalla distanza.

La moderna tecnologia ha abbattuto le distanze e con la sua piattaforma può insegnare a quanti lo desiderano, dovunque si trovino. Ma è davvero così facile?

Gli strumenti offerti dalla tecnologia moderna sono davvero preziosi e c’è la possibilità per tutti di imparare la musica bizantina da un capo all’altro del mondo. Naturalmente, questi strumenti devono essere utilizzati dall’insegnante al massimo e nel miglior modo possibile, affinché l’insegnamento sia perfetto e sia all’altezza dell’insegnamento in presenza. Per questo in questa piattaforma ho investito tanto in attrezzature tecnologiche ma anche in impegno personale in modo da lavorare sempre in modo impeccabile per garantire ovviamente la migliore qualità possibile.

Che consiglio vuole dare a chi si voglia avvicinare alla musica bizantina?

Il consiglio che mi sento di dare a chi voglia imparare la musica bizantina è di accostarsi a un buon cantore in modo che possa ricevere un ascolto adeguato fin dall’inizio e conoscere i testi sacri e il tipikon. Scelgano un insegnante di cui si fidino completamente e di cui seguano i consigli; essere pazienti finché i loro sforzi non diano frutti e disciplinati nello studio e nello sforzo generale per avere a lungo termine i migliori risultati possibili secondo il talento che hanno ricevuto dall’Alto.

Paolo Scagliarini