San Giuseppe l’uomo dei fatti

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Recensione a Salvatori P., San Giuseppe l’uomo dei fatti, Youcanprint, Lecce 2024, pp. 120, € 10.

“L’uomo dei fatti” così viene descritto San Giuseppe nel titolo di questo nuovo libro di Pamela Salvatori, specializzata in teologia dogmatica e autrice di svariati articoli e recensioni. Giuseppe è l’uomo dei fatti che con il suo silenzio ci ricorda una verità decisiva per un cammino di santità: «il rapporto con il Signore non è fatto tanto di parole quanto di ascolto e di scelte che dicono una risposta totale, radicale, alla sua volontà». p.12.

Il testo si presenta come una “biografia teologica” della fede di san Giuseppe: i sette capitoli che la descrivono, impreziositi da abbondanti citazioni dei padri e del magistero, conducono il lettore a gustare la bellezza del «santo più grande dopo Maria, il più potente contro i demoni, Custode della Chiesa perché Custode amorevole del Redentore e di sua Madre» p.11.

Il linguaggio utilizzato è semplice, all’autrice va il merito di essere riuscita a presentare un percorso teologico della vita di san Giuseppe senza precludere a nessuno la lettura, itinerario che suscita il desiderio di approfondire la relazione con colui che Dio ha scelto come custode della Madre e del Figlio. Questo, infatti, era l’intento dichiarato: «La speranza è che queste pagine, dedicate alla figura e missione di san Giuseppe, possano aiutarci ad accoglierne l’eredità e, di conseguenza, ad invocarlo con maggiore fiducia e consapevolezza». p.96.

La presenza di Maria santissima accompagna per mano il lettore lungo tutto il percorso: non poteva essere altrimenti, infatti, se, come diceva Paolo VI, per essere cristiani dobbiamo essere mariani, allo stesso modo, aggiunge l’autrice, «se vogliamo essere mariani dobbiamo essere giuseppini» p 12.

Senza togliere al lettore il gusto di scoprire le ricchezze spirituali che la vita di san Giuseppe apporta alla sequela di Cristo, segnaliamo un’impostazione teologica per nulla scontata, capace di riconoscere nel dato biologico della differenza sessuale un’indicazione squisitamente teologica. Paternità e maternità sono due dimensioni del maschile e del femminile, l’una viene generata e illuminata dall’altra e mai avviene senza l’altra. La paternità di Giuseppe la si comprende solo di fronte alla maternità di Maria. Questo è vero per ogni paternità: «la sua dimensione pienamente paterna l’uomo può raggiungerla, anche sotto il profilo spirituale, ponendosi in relazione con la maternità della donna, in primis coltivando un rapporto autentico e profondo con la Vergine Maria, per imparare da lei a relazionarsi adeguatamente con ogni altra donna» p.79. Il testo non lo approfondisce, ma è pur vero anche il reciproco: la maternità spirituale la donna la raggiunge in relazione alla paternità dell’uomo, per questo la persona di Giuseppe è per ogni donna quel rapporto autentico nel quale imparare a relazionarsi con ogni altro uomo.

Un’ultima anticipazione. L’appellativo “terrore dei demoni”, così antico da essere entrato nelle litanie dedicate al custode dei tesori più preziosi che esistano, è approfondita dall’autrice, consegnando al lettore indicazioni preziose a riguardo del combattimento contro le potenze del Male, un classico della spiritualità cristiana che «resta qualcosa di essenziale per comprendere l’importanza delle nostre scelte» p. 85. Il cristiano è il tempio dello Spirito Santo e porta in sé il sigillo della Santissima Trinità, con la presenza di Maria che è sempre là dov’è suo Figlio. Tanto più queste intime e sante presenze saranno accolte, credute e pregate, tanto più gli attacchi di Satana saranno violenti. Ma l’infinita Misericordia del Padre ha posto san Giuseppe a custodia di Gesù e Maria e quindi di ogni anima a loro consacrata. Ecco perché «Tra i santi non vi è nessuno più potente contro il demonio» p.89.

Quattro testi di altri autori chiudono il volume in appendice, offrendo così ulteriori possibilità di approfondimento anche bibliografico. Tra questi non poteva mancare il brano tratto dal “Libro della mia vita” di Teresa d’Avila, migliore invito alla lettura di questo piccolo saggio sul più potente tra gli intercessori: «Mentre ad altri santi sembra che il Signore abbia concesso di soccorrerci in una singolare necessità, ho sperimentato che il glorioso san Giuseppe ci soccorre in tutte. Pertanto il Signore vuol farci capire che allo stesso modo in cui fu a lui soggetto in terra – dove san Giuseppe, che gli faceva le veci di padre poteva dargli ordini – anche in cielo fa quanto gli chiede». p.102

fra Manuel Valenzisi