Separati dal mondo
Il cristiano è separato dal mondo. Egli va contro corrente e segue Colui che ci ha amato quando ancora eravamo peccatori fino a dare la sua vita per noi!
Non così il mondo che attrae con i suoi idoli e con la sua falsità abbandonandoci alle prime difficoltà.
Siamo esortati a non conformarci alle mode, a non essere schiavi degli idoli (potere, sesso, denaro) e a non credere alle menzogne con cui tiene legate a sé il principe delle tenebre coloro che cedono alle tentazioni. Altrimenti come potremo essere luce e sale della terra? Non dobbiamo essere di scandalo ai nostri fratelli.
Dio non voglia che per colpa nostra, a causa di cattivo esempio, qualche fratello perda la fede.
Noi saremo odiati dal mondo, come leggiamo in Gv 15,18-21 : “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato”. “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”, rassicurandoci: “Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati” (Mt 10,16-30 ).
Il prezzo da pagare per la nostra professione di fede è piuttosto alto: l’emarginazione, l’abbandono da parte degli amici che sembravano essere autentici, la calunnia e persino il martirio che può essere anche spirituale .
Ma il Signore non ci lascerà in preda alla disperazione, non abbandona i suoi figli.
Siamo nel mondo, tuttavia non siamo del mondo. Come rimanere separati dal mondo governato da Satana? (Giovanni 12,31; 16,11; 1 Giovanni 5,19): non appartenendo più al mondo, perché liberati dal peccato che ci teneva legati, cresciamo nella fede cercando di raggiungere la maturità spirituale ad immagine di Colui che ci ha salvati.
La preghiera e i Sacramenti sono alla base del combattimento contro lo spirito malvagio: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Efesini 6,12 ).
Anche nell’abbigliamento dobbiamo essere modesti e semplici, curando il nostro aspetto da cui deve trasparire innocenza e purezza d’animo, mantenendoci nell’amore di Dio senza attirare l’attenzione su noi stessi.
Nella lettera “A Diogneto” proveniente molto probabilmente dalla chiesa di Roma (240-250) si legge : “Il cristiano vive in modo “altro” rispetto al mondo, è un diverso; il suo agire o meglio l’agire di Cristo dentro di lui dovrebbero portare gli altri a chiedersi quale sia il motivo del suo comportamento, a chiedersi “da dove” gli giunge quel modo di vivere.
Nell’ “Ad autolico” 1,2 Teofilo di Antiochia, scrive : “Ma se tu mi dicessi “Mostrami il tuo Dio” io ti direi “Mostrami il tuo uomo e io ti mostrerò il mio Dio”.
Nei suoi dodici capitoli l’ “A Diogneto” descrive l'”uomo”- cristiano per mostrare così il Dio dei cristiani”.
Riportiamo uno stralcio del “Trattato di Sant’Agostino vescovo, contro i pagani – Discorso 198 Augm.” : Chi pertanto crede, spera e ama cose divine lo dimostri con la vita, lo faccia vedere con le opere che compie. Andrai oggi a celebrare insieme con i pagani la festa delle scommesse, giocherai a dadi con i pagani, ti ubriacherai insieme con i pagani… Come puoi dire che credi in altre cose, che altre cose speri ed ami? Come potrai cantare a fronte alta: Salvaci, Signore nostro Dio, e radunaci di fra mezzo alle genti? Dalle genti infatti, pur restando con il corpo in mezzo a loro, sei separato se la tua vita è diversa. E quanta sia la distanza che ci separa da loro vedetelo da ciò che ora fate e da ciò che testimoniate. Infatti il nostro Dio, il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, fattosi uomo per noi ha sborsato per noi il prezzo, e l’ha fatto per riscattarci, per radunarci in un popolo separato dalle genti. Ora se tu vai a mescolarti con i gentili, è segno che non vuoi seguire colui che ti ha riscattato. E la mescolanza con loro avviene con la condotta della vita, con le opere, con il cuore: se cioè credi, speri e ami le stesse cose loro. Sei un ingrato verso colui che ti ha redento, non valuti a dovere il tuo prezzo, il sangue dell’Agnello immacolato. Se pertanto vuoi seguire il tuo Redentore, colui cioè che ti ha riscattato con il suo sangue, non mescolarti con i pagani assomigliandoti ad essi con la condotta e le opere. Essi spendono nelle scommesse, voi date in elemosina . Non vi diciamo infatti, fratelli: “Essi dànno, voi astenetevi dal dare”; anzi, voi date più di loro. E fatelo come persone che credono in altre cose, sperano in altre cose, amano altre cose. In realtà non vi diciamo: “Ecco, essi credono, voi non credete; essi sperano, voi non sperate; essi amano, voi non amate”; ma vi diciamo: “Essi credono quello, voi credete questo; essi sperano quello, voi sperate questo; essi amano quello, voi amate questo; essi dànno un tot e lo dànno a quei tali, voi date del vostro e datelo a questi altri”. Essi spendono per le scommesse; voi date in elemosina. Essi si affidano alla casualità delle cose terrene, voi affidatevi alla parola delle Scritture divine. Essi corrono al teatro, voi correte alla Chiesa. Essi si ubriacano, voi digiunate. Se fate questo, cantate veramente: Salvaci, Signore nostro Dio, e radunaci di fra mezzo alle genti . Al presente quelli che hanno ascoltato con animo ben disposto le mie parole si trovano certamente mescolati con altri che non le hanno ascoltate con la stessa buona disposizione d’animo: i primi sono stati radunati insieme e prelevati di fra mezzo alle genti, gli altri sono ancora mescolati alle genti”.
Cinzia Notaro
Il cristiano è colui che sceglie di servire il Signore , di amarlo in piena liberta’ senza la coercizione della legge ( che ha agito da pedagogo fino alla venuta di Gesù) … dimora in Dio e Dio dimora in lui ; è colui che sotto l’azione dello Spirito Santo è convinto di peccato, smette di andare per sentieri tortuosi perchè ha incontrato il Signore e vede il mondo con gli occhi dello Spirito: difatti – dice san Paolo- ” Noi abbiamo la mente di Cristo” ( 1Corinzi 2,16 ) e in un altro passo afferma: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo” (Romani 12,2).