Trovare il Centro dell’uomo e di tutte le cose

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“Tutto ciò che sta in Alto è come tutto ciò che sta in Basso; e tutto ciò che sta in Basso è come tutto ciò che sta in Alto”.

Tale detto sapienziale della così detta “Tavola Smeraldina”, al di là dei molteplici significati che essa racchiude, è possibile metterlo in relazione con la dottrina della Tradizione che afferma la corrispondenza tra il Macrocosmo e il Microcosmo.

A livello umano, ciò che l’uomo moderno ignora, in quanto vive sotto la coltre del peggiore materialismo, vi è una corrispondenza analogica tra l’Universo e l’Uomo; per cui l’Universo, visibile e invisibile, è l’Uomo in grande, il Macrantropo, mentre l’uomo singolo rappresenta la sintesi di tutto l’Universo.

Ma tale dottrina, affinché possa essere anche oggetto esperienziale, divenire quindi coscienza chiara dell’individuo umano, deve necessariamente trasferirsi dalla mente logica al Cuore, sede del Vero Essere dell’uomo.

È il ritrovare il Centro, sia dell’uomo, che di tutte le cose; è il navigare verso l’Essere attraversando la “Porta Stretta”, il che implica l’abbandono di tutto ciò che è superfluo: le proprie idee, i propri sentimenti, l’attaccamento ai beni materiali e tutto ciò che rientra nel dominio delle passioni!

È un morire a sé stessi, al proprio piccolo io ordinario, è un completo capovolgilmento del proprio modo di vivere e di pensare.

Un utile supporto visibile a ciò che è il “Centro dell’Essere”, era il così detto “Omphalos”, la pietra che si trovava nel tempio greco di Delfi, che rappresentava il Centro dell’essere umano, come pure il Centro del mondo.

Analoga cosa può dirsi per la “Kaabah” la pietra nera oggetto di massima venerazione degli Islamici, perché si ritiene, come l’Omphalos, sia caduta dal Cielo e quindi segno visibile dello Spirito.

Un detto attribuito ad Avicenna, famoso medico e filosofo persiano, afferma: “Tu ti credi un nulla ed è in te che risiede il mondo!”

Portare a livello di coscienza desta, una tale Sapienza, oltre al cambiamento radicale di prospettiva, di cui si è detto, significherebbe la risoluzione di ogni conflitto sia individuale, che dell’intera società. 

Antonio Bosna