Tutte le religioni sono uguali? Una questione mal posta
Le ultime dichiarazioni di papa Francesco in Indonesia, secondo le quali tutte le Religioni sarebbero uguali e condurrebbero tutte a Dio, e la sua benedizione “laica” che ha impartito, senza il segno della Croce, hanno generato una notevole confusione tra i credenti.
Certamente le sue varie affermazioni e vari suoi atteggiamenti, vedi in particolare l’introduzione solenne dell’idolo pagano la “pacha mama” in S. Pietro, hanno poco a che fare con la plurimillenaria Tradizione Cattolica e sanno più di eresie vere e proprie o addirittura di apostasia, specie quando egli rinuncia al segno della Croce, che è il simbolo fondamentale del Cristianesimo.
C’è anche da considerare che papa Francesco è l’epigono della corrente modernista prevalsa nella Chiesa Cattolica, a partire dal Concilio Vaticano secondo.
Inoltre, l’esaltazione delle altre Religioni è stata fatta anche dai precedenti papi, specie da Paolo VI è da Giovanni Paolo II.
La questione, quindi, se tutte le Religioni siano uguali e che comunque condurrebbero tutte a Dio, secondo il mio parere, è una questione mal posta.
Bisogna innanzi tutto considerare che le altre grandi Tradizioni spirituali, come l’Induismo, il Buddismo, il Taoismo, giusto per soffermarci solo a queste tre per brevità di spazio, nascono come dottrine metafisiche e sono diventate Religioni nella deformazione popolare.
L’Induismo si fonda sui Veda, considerati testi Sacri e trascritti da Santi ispirati, e sulle Upanishad che ne sono la loro continuazione, i commenti e le varie interpretazioni di essi sono stati sistematizzati in sei darshana, punti di vista dottrinari, che rappresentano la varie vie di realizzazione dell’uomo integrale.
Alla base delle varie dottrine, fondamentale rimane la concezione che oltre all’io ordinario, costituito di corpo e anima, esiste la Potenza super individuale che è l’Atma, presente nella parte più intima del Cuore dell’uomo.
Inoltre, si afferma che tra l’Atma e il Brahma c’è Identità. Il che è molto simile a ciò che dice il Signore Gesù Cristo “Io e il Padre siamo Uno” nel Vangelo di Giovanni.
Non è quindi l’Atma una forma diversa del Logos Divino?
Per brevità, ma il discorso si potrebbe prolungare a lungo considerando tante altre Tradizioni spirituali, consideriamo il Taoismo dell’antica Cina.
Nel testo sapienziale, attribuito a Lao Tse vissuto nel VI secolo a.C., Tao-Te-Ching si dice che il Tao è qualcosa che non si può nominare, che è al di là di ogni affermazione e determinazione, ma che in un attimo intemporale produce l’Uno, il Tai’Chi, da cui si generano in seguito le due Potenze primordiali, lo Yang e lo Yin, dalla congiunzione delle quali si producono tutte le cose.
Cosa dice il Genesi? “in Principio Dio creò il Cielo e la Terra..”
Il grande Origene commenta: Dio nella Sua Essenza è inconoscibile e impensabile, al di là dell’Essere, genera in eterno l’Essere, il Principio, da cui si producono tutte le cose.
Sant’Agostino, sulla stessa linea, afferma, nel capitolo XII delle Confessioni, che nel Principio, il Logos, Dio crea il Cielo e la Terra, che sono due Esseri e non il cielo e la terra materiali.
Non vi sono due notevoli somiglianze con ciò che si afferma nel Taoismo?
Il Tao, al di là dell’Essere, che genera l’Uno, non è la stessa cosa del Padre che genera il Figlio?
Il Cristo Logos, è la ragione intima di tutte le cose e non può non essere presente, in tante forme diverse, in tutte le Tradizioni spirituali del pianeta.
Gli stessi Padri della Chiesa hanno parlato di una seminagione dello Spirito, per cui un autentico incontro tra le Religioni non può avvenire nella forma popolare dicendo che “tutte le Religioni sono uguali”, perché in tal modo si sposa il relativismo e si annacquano le specificità delle varie Religioni, cosa che porterebbe alla fine delle stesse, in un mondo in cui già il senso del Sacro è stato distrutto.
Secondo la mia opinione, il Cristianesimo è la Religione più adatta ai tempi attuali, i Vangeli, se letti e riletti con molta attenzione e senza alcun pregiudizio, sono di una Bellezza e di una profondità incomparabili, in cui si sente che il Verbo di Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi e a dirci: “Io sono la Via, la Verità, la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” – Giov. 14,6.
La vera azione pastorale di un autentico papa dovrebbe quindi essere diretta ad insegnare come riconoscere la presenza del Cristo Logos, sia pur in forme e modi diversi in ogni Religione, poiché esiste una “Unità Trascendente delle Religioni”, così come è il titolo della prestigiosa opera di Frijthiof Schuon, edita da Laterza Bari.
Antonio Bosna